“Ricchi incarichi di Stato”, la Procura apre un’inchiesta sull’ex socio di Conte. Ora vediamo chi grida allo scandalo

Da Affari Italiani –  Il caso Amara continua a tenere banco. Dopo che i pm hanno trovato riscontri concreti sulle sue rivelazioni in merito alla presunta esistenza della loggia Ungheria, adesso l’ex avvocato dell’Eni è tornato credibile per gli inquirenti e la Procura di Roma ha deciso di aprire un’inchiesta su un collaboratore di Giuseppe Conte, citato da Amara in uno dei suoi tanti interrogatori.

Si tratta – si legge sulla Verità che riporta un’anticipazione di Panorama – di Luca Di Donna. Un avvocato romano con ottime entrature politiche e nel mondo dell’intelligence. Su di lui si stanno concentrando le indagini della Procura.

Gli inquirenti vogliono scoprire – prosegue la Verità – come e perchè gli siano arrivati ricchi incarichi di consulenza delle aziende di Stato. A lui Conte ha affidato la stesura del nuovo statuto del Movimento 5 stelle, il documento che lo scorso giugno ha portato l’ex presidente del Consiglio e Beppe Grillo sull’orlo della rottura. Di Donna e Conte avevano lavorato fianco a fianco nello studio Alpa.

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