Prato, droga dello stupro, cocaina, orge e serate hard con i soldi dei parrocchiani: arrestato don Spagnesi

Di Paolo Nencioni – PRATO. La squadra mobile della polizia di Prato ha arrestato stamattina, martedì 14 settembredon Francesco Spagnesi, fino allo scorso 1° settembre parroco dell’Annunciazione alla Castellina, con l’accusa di importazione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’inchiesta del sostituto procuratore Lorenzo Gestri è nata nel mese di agosto quando la stessa polizia ha arrestato Alessio Regina, quarantenne pratese, che aveva una relazione con il parroco.

L’uomo era stato fermato per l’importazione dall’Olanda di un litro di Gbl, la cosiddetta droga dello stupro. Don Spagnesi è accusato di essere coinvolto in diversi episodi di importazione della sostanza che veniva consumata in quelle che il procuratore Giuseppe Nicolosi, alla presenza del capo della squadra mobile Alessandro Gallo, ha definito “serate” in una abitazione di Figline nella disponibilità di Regina e nel corso delle quali veniva consumata droga, anche cocaina acquistata sulla piazza pratese, e i partecipanti avevano rapporti sessuali.

Sarebbero circa 200 le persone (tra cui medici, infermieri, professionisti e bancari secondo gli inquirenti) che dal 2019 a oggi avrebbero partecipato a queste serate. Stando a quanto accertato dalla squadra mobile, i partecipanti alle serate venivano contattati prevalentemente su siti web di incontri. Sono tutti maggiorenni e consenzienti.

Di solito non pagavano la droga consumata, ma ad alcuni veniva chiesto una sorta di obolo. Il giudice per le indagini preliminari Francesca Scarlatti, che ha firmato l’ordinanza di custodia, ha escluso che in questo caso si possa parlare di “lieve entità” delle sostanze consumate. Una quindicina di partecipanti alle serate (di solito a tre: il parroco, l’amico e l’ospite) sono stati sentiti dalla squadra mobile e hanno confermato i primi sospetti. Don Spagnesi e il quarantenne sono entrambi agli arresti domiciliari, il parroco nella canonica della Castellina, l’amico nella sua abitazione.

Gli inquirenti hanno anche spiegato che la droga veniva pagata con i soldi che don Spagnesi sottraeva alle casse della parrocchia, nell’ordine di alcune decina di migliaia di euro. All’inizio di settembre la Diocesi aveva annunciato che il parroco della Castellina aveva chiesto di poter usufruire di un anno sabbatico per motivi di salute, lasciando anche l’incarico di curatore della pastorale della Misericordia.

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