Il tempismo perfetto delle toghe rosse a 6 giorni dalle comunali. Becchi: “Salvini è un ostacolo che il “sistema” deve abbattere. Morisi? Nulla è casuale…

Di Paolo Becchi – Quando le cose cominciano a prendere una certa direzione è difficile fermarle.  E questo vale a maggior ragione quando già ti trovi sulla difensiva e non sai come uscire dal vicolo cieco, in cui tutti gli assetati di sangue vogliono spingerti per sbranarti . È quello che sta accadendo ora a Salvini. Che cosa poteva fargli perdere quella credibilità che cominciava a riacquistare col contatto delle piazze?

Bisognava bloccare subito il suo tentativo di ripresa, puntando al cervello della sua comunicazione, e il modo migliore era quello di seguire tutti i movimenti del capo della comunicazione e cercare di incastrarlo nel momento giusto per un motivo capace di gettare discredito non tanto su di lui ma su Salvini.

Un affare di droga era la cosa migliore, se non c’era di fatto un vero e proprio crimine bisognava con abilità costruirlo. Ma come proprio il Capitano che spara sulla Cannabis, guarda un po‘ che razza di collaboratori ha? E poi il sospetto, ovviamente non detto: magari  anche lui chissà…

Il gioco è fatto. Il trucchetto ha funzionato ancora una volta. La perdita di credibilità si rovescia sul Capitano e questo con tempismo perfetto mentre c’è un voto amministrativo pesante in alcune città. Nulla è casuale, il tempismo è perfetto. E poi ditemi se non avevo ragione nel dire che Salvini è soltanto l’ultimo ostacolo che il „sistema“ deve eliminare. E tutti i mezzi vanno bene per raggiungere il fine.

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