Il direttore dello Spallanzani: “Io non farei vaccinare un nipote. Il vaccino ai bambini non è una priorità”

“Io adesso non vaccinerei mio nipote”. Francesco Vaia, direttore dell’Istituto Spallanzani di Roma, frena sulla somministrazione delle dosi ai minori di 12 anni.Oggi non c’è nessuna urgenza perché tra i bambini ci sono zero ricoveri nelle terapie intensive e zero ricoveri nei reparti ordinari – ha detto Vaia negli studi di Domenica In –

Per questo adesso non c’è nessuna emergenza e urgenza. Finora c’è stato solo un comunicato stampa da parte di un’azienda farmaceutica. Ma quando le autorità regolatorie daranno il via libera ufficiale allora potremo procedere anche con la vaccinazione dei bambini”. Altro tema è quello della quarantena in classe. “Non ha senso – tuona Vaia – Se un bambino è positivo è sufficiente monitorare i suoi contatti stretti ma è inutile chiudere in casa classi intere”. Una speranza viene anche dagli anticorpi monoclonali: “Abbiamo i monoclonali di seconda generazione – prosegue Vaia – che possono essere iniettati atttraverso un’iniezione intramuscolare”.

Ospite negli studi di Domenica In anche Matteo Bassetti, direttore delle Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova. Sul tema terza dose, Bassetti precisa: “Più che terza dose parlerei di dose di richiamo. La terza dose riguarda, invece, gli ultra 80enni e i soggetti fragili”.

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