Elezioni in Austria: clamoroso successo per MFG, il partito NO Green Pass e contro l’Obbligo Vaccinale

Di Adalberto Gianuario La scorsa domenica elettorale in Austria non è stata avida di sorprese. Ciò che ha destato maggior stupore è stato il risultato di un partito nato appena a febbraio scorso e che ha condotto la propria campagna elettorale esclusivamente attraverso i canali social.

E’ il partito Menschen Freiehet Grunderechte (MFG) che nel corso degli scorsi mesi ha organizzato dibattiti e manifestazioni mettendo in discussione le misure anti-Covid. Nelle elezioni per il rinnovo dell’Assemblea Federale in Alta Austria ha ottenuto il 6,2% dei consensi, ma toccando in alcune città il 14% e riuscendo così a piazzare tre membri nel consiglio regionale.

Ma cosa propone questo partito? Al primo punto del loro programma si legge:

  • Le misure del governo nella crisi del Coronavirus sono state dirette costantemente contro la democrazia, la libertà e i diritti fondamentali. L’orientamento unilaterale verso il virus ha causato ingenti danni sanitari, sociali, educativi ed economici, principalmente tra i più deboli della società.
    Ma oltre alla contestazione delle politiche sanitarie sul coronavirus, nei punti successivi vengono enunciati altri principi, volti al rinnovamento dei valori costituzionali:
  • Desideriamo ripristinare la separazione dei poteri, ovvero chiediamo una rigorosa separazione reciproca tra amministrazione, legislazione e giustizia al fine di poter stroncare sul nascere qualsiasi violazione della legge e abuso di potere.
  • La politica deve poter agire liberamente e autodeterminata, responsabile esclusivamente nei confronti del popolo sovrano, rifiutiamo severamente ogni influenza delle lobby economiche sulle decisioni politiche.
  • Rifiutiamo qualsiasi accumulo di cariche per i leader politici e chiediamo che ogni carica sia occupata dalla persona tecnicamente e umanamente più adatta.Sull’onda di questo inaspettato successo, Micheal Brunner, uno dei leader del partito, un avvocato che ha depositato diverse denunce proprio contro le misure del governo in materia sanitaria, ha annunciato che il partito si preparerà correre per le prossime elezioni, sia statali che federali.Altro risultato inatteso è arrivato dalle elezioni comunali nella città di Graz, capoluogo della Stiria abitato da oltre 300.000 anime. In questo caso la sorpresa è stata la vittoria del Partito Comunista Austriaco che, con il 28,.5% dei consensi, esprimerà il sindaco della seconda città austriaca dopo Vienna. Un segnale non irrilevante dopo oltre 30 anni dalla caduta del muro di Berlino.

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