Ancora clandestini minorenni (finti) in fuga dalla quarantena a Siculiana. Ira dei residenti: “Liberi di contagiare”

Di Sofia Dinolfo – Ancora una fuga di migranti dal centro di accoglienza Villa Sikania di Siculiana, in provincia di Agrigento. Due giovani sono riusciti a scappare dalla loro stanza facendo perdere le proprie tracce. Da quando la struttura è stata riaperta nell’aprile del 2019 per ospitare gli stranieri sbarcati a Lampedusa, in attesa di un definitivo trasferimento in altre località, le fughe da parte degli ospiti sono continue.

Ma quello che ha colpito oggi chi si trovava a transitare nei pressi dell’edificio, è stata l’abilità e la velocità con la quale i due si sono dileguati: si sono lanciati dalla finestra posta a circa una decina di metri di altezza rispetto al suolo.

Arrivati a terra, i due hanno preso la rincorsa e si sono diretti sulla Strada Statale 115 che collega il piccolo paesino con Agrigento. Una velocità da far invidia anche ai campioni di atletica leggera, tanto che per i militari che presidiano la zona è stato impossibile poterli inseguire e riportare indietro. Dei fuggitivi non c’è più alcuna traccia. Si sono precipitati in strada non curanti dei pericoli a cui andavano incontro. Si tratta infatti dello stesso tratto dove il 4 settembre dello scorso anno è stato travolto mortalmente da una macchina un migrante in fuga. In quell’incidente sono rimasti coinvolti anche dei poliziotti con ferite e contusioni. Questo pomeriggio, per fortuna, la zona non era molto trafficata.

Le modalità della fuga, seguite dalla corsa a tutta velocità, hanno suscitato grande “curiosità” fra i cittadini che si sono lasciati ai più disparati commenti. Molti hanno definito i due immigrati “dei campioni olimpionici”, altri come “due atleti pronti per le prossime Olimpiadi”. Ma quel che circola, a parte i commenti ironici, è sgomento accompagnato a tanta rassegnazione per una situazione che ha dei contorni molto gravi.

Gli ospiti di Villa Sikania sono infatti minori non accompagnati che devono rispettare il periodo di quarantena per scongiurare eventuali casi di Covid. Solo in un secondo momento, quando si accerterà la loro completa negatività al virus, potranno lasciare la struttura alla volta di altre destinazioni. Fino a quel momento è assolutamente necessario che vengano rispettate le misure di contenimento. Ma se gli ospiti continuano a scappare, il rischio è quello di mettere in pericolo l’incolumità degli abitanti proprio come accaduto ad Alcamo: “Sono liberi di contagiare”. Qui, un tunisino in quarantena è scappato dal centro di accoglienza per raggiungere il centro e scagliarsi contro i cittadini. Soltanto dopo l’arresto è stato accertato che l’uomo fosse positivo al Covid.

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