Terrore nel kebab, “nuovi italiani” aggrediscono tre 15enni e tentano di strangolarne uno: “Fuori tutti i soldi”
Di Stefano Rispoli – ANCONA – Si erano dati appuntamento all’ora di pranzo per un kebab sotto i portici di piazza Cavour. Quattro chiacchiere, risate, confidenze e riflessioni in vista della ripresa della scuola. Mentre addentavano il panino, sono stati sorpresi da due ragazzi dalla carnagione scura, all’apparenza nordafricani, probabilmente italiani di seconda generazione dalla parlata.
«Ce li avete due euro?». Quella che sembrava un’innocente richiesta di denaro si è trasformata in minaccia. Le mani sui portafogli, poi sul collo di uno dei tre ragazzini, quindi la fuga, inseguiti dalle urla del titolare del negozio.
L’ombra dei bulli si staglia su piazza Cavour. Un incubo ricorrente in un’estate senza pace. Grazie alla testimonianza dei tre quindicenni derubati, accompagnati in questura dai genitori per denunciare i fatti, la polizia è riuscita ad acciuffare i presunti rapinatori: girovagavano ancora in centro. Uno dei due nascondeva un coltello nei pantaloni, ma per fortuna non l’ha usato.
Sono in corso accertamenti, anche attraverso l’analisi delle telecamere. «Ci siamo spaventati a morte, non sapevamo cosa fare, in tanti hanno visto la scena ma nessuno si è fermato ad aiutarci», ha raccontato ai genitori una delle vittime. Quando è arrivato in questura accompagnato dalla mamma, è scoppiato in lacrime il ragazzino che si è visto stringere le mani al collo da uno degli aggressori. Era tutto vestito di nero, l’altro invece indossava una casacca da basket gialla con numeri viola.
Attimo dopo attimo, i tre quindicenni in questura hanno ripercorso il film dell’agguato da brividi. Erano passate da poco le 13 quando i due sconosciuti si sono avvicinati al loro tavolo, mentre gustavano un kebab. «Hey, scusate, avete due euro?», domandano i bulli. Risposta negativa. Ma loro insistono. Prendono di mira uno degli adolescenti.
«Facci vedere il portafoglio». Lui prova a trattenerlo, quelli tentano di strapparglielo di mano. «Non ho niente, ho pochi centesimi». I rapinatori allora mollano la presa e si rivolgono al suo amico. Uno lo afferra da dietro, immobilizzandolo con un braccio attorno al collo. L’altro gli intima: «Dammi tutti i soldi». Il giovane, terrorizzato, mostra il portafoglio: dentro ci sono appena 20 euro, poco più. I bulli prendono le banconote e pure gli spiccioli. Poi provano a portargli via anche la felpa.
Avrebbero derubato anche il terzo ragazzo se dal negozio di kebab non fosse uscito il titolare per rimproverare i bulli, trovati poco dopo dalla polizia seduti su una panchina. Preziosa la descrizione fornita dai tre quindicenni che, per la paura, sono scappati di corsa per rintanarsi in una pizzeria di via San Martino, da cui hanno chiamato il numero d’emergenza 112. Ora la palla passa alla giustizia. Scommettiamo che i rapinatori se la caveranno con una denuncia a piede libero?
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