Riccione, salta il concerto del rapper marocchino: una baby gang africana di suoi fan devasta la città

Di Ormai non fanno quasi più effetto le scene di devastazione e delirio nelle città italiane a opera di gruppetti organizzati di giovani, spesso giovanissimi, che trovano qualunque pretesto per trasformarsi in vandali della peggior specie.

L’ultimo episodio raccontato dal Resto del Carlino è accaduto a Riccione, dove una gang composta per la maggior parte da minorenni di origine nordafricana ha creato il panico per le strade della città romagnola. Il motivo pare sia l’annullamento del concerto di un certo Baby Gang, rapper di 19 anni di origine marocchina particolarmente apprezzato tra i giovanissimi locali.

Il gruppo, composto da circa 30 ragazzi, ha vandalizzato qualunque cosa abbia trovato sul suo cammino, dalle auto agli arredi urbani, mentre si dirigeva prima verso un locale, poi verso un altro. Entrambi, però, sono stati chiusi dalle forze dell’ordine per violazione delle norme contro il contagio e, quindi, è di fatto saltato il concerto di Baby Gang. Lo stesso rapper, poi, sui social si è lamentato di quanto accaduto senza mezzi termini: “Ancora una volta per per cause che non dipendono da me il live è stato annullato. Questo vuol dire che da oggi in poi tornerò a zanzare i turisti in spiaggia a Riccione perché altrimenti non vado avanti. Non sto scherzando“. Per chi non lo sapesse, nello slang dei giovani “zanzare” significa “derubare”.

La notizia dell’annullamento del concerto è arrivata alle 2 del mattino circa ed è a quell’ora che, forse anche complice un tasso alcolico decisamente più alto del dovuto, il gruppo dei 30 minorenni ha intensificato la sua azione teppista in città. Dal lungomare di Riccione, la comitiva si è spostata verso il centro ed è qui che ha dato il peggio di sé. Sono saltati sulle auto parcheggiate, le hanno prese a calci e hanno lanciato sassi contro le vetture e qualunque cosa attorno a loro. Altri hanno vandalizzato i cartelli stradali e sono state scene talmente surreali che i (pochi) turisti ancora in giro a quell’ora, che magari rientravano da una tranquilla passeggiata sul lungomare, sono stati costretti a barricarsi negli hotel. Lo stesso hanno fatto i residenti, che si sono rintanati nelle loro abitazioni mentre qualcuno chiamava i carabinieri.

Sul posto sono giunte le pattuglie ed è scattato il fuggi fuggi generale ma non tutti sono riusciti a divincolarsi. Qualcuno viene fermato e identificato. Sono diverse le vetture danneggiate dalla furia della gang e non sono mancate anche alcune vetrine frantumate. I carabinieri hanno aperto un’indagine per individuare tutti gli artefici delle devastazioni e hanno acquisito le immagini delle numerose telecamere di sorveglianza della zona per identificare i vandali. Non è il primo episodio di questo tipo nella Riviera, dove durante tutta l’estate sono stati diversi gli tti vandalici a opera di gang di minorenni senza controllo. “Ultimo atto di un’estate folle, il peggiore accaduto nel nostro territorio“, sostengono da Fratelli d’Italia, mentre il sindaco Tosi invoca provvedimenti d’urgenza.

Intanto, il consigliere di Regione Lombardia in forza Lega Max Bastoni porta la questione a un livello nazionale: “Dopo la guerriglia urbana che lo ha visto protagonista nell’aprile scorso nel quartiere San Siro, il trapper milanese Zaccaria Mohuib in arte Baby Gang, si è visto coinvolto nella notte di terrore scatenata dai suoi sodali nordafricani a Riccione dopo che è stato vietato un suo concerto. Il Questore valuti vista la sua pericolosità sociale il Daspo urbano e altri provvedimenti idonei a impedire l’istituzione a delinquere di cui si rende abitualmente protagonista“.

Il leghista prosegue: “Il soggetto in questione ha affermato dopo l’annullamento del concerto che sarebbe tornato a rapinare i turisti nelle spiaggia a Riccione e come d’incanto i suoi seguaci hanno eseguito l’ordine. Già con precedenti penali e dopo l’intervento dell’autorità giudiziaria per abuso di foto di minori, questo personaggio promuove l’illegalità e se ne fa vanto. Perfetto prodotto della seconda generazione di immigrati. Se non vediamo i pericoli siamo messi male“.

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