Lo stupratore della dipendente del San Raffaele? È un egiziano sbarcato a Lampedusa un mese fa. Grazie Lamorgese!

– Violentata da un clandestino mentre si sta recando al lavoro. Accade a Milano, a due passi dall’ospedale San Raffaele, in zona Cascina Gobba. Vittima dell’assalto è una ragazza di 20 anni, dipendente del nosocomio.

L’aggressore, un 31enne egiziano sbarcato a Lampedusa a inizio luglio, è stato incastrato grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza cittadina e alle analisi del Dna. “Nella Milano di Sala una donna non è più sicura di uscire di casa“, commentano il drammatico episodio gli esponenti di Fratelli d’Italia Chiara Valpecina e Francesco Rocca in una nota stampa congiunta.

L’aggressione choc in strada

Stando a quanto si apprende da Tgcom.24, i fatti risalgono alle ore 6.30 del 9 agosto. La vittima, una ragazza di 20 anni, si stava recando al lavoro a piedi quando è stata assalita di spalle da uno straniero, in zona Cascina Gobba, nei pressi dell’ospale San Raffaele. L’uomo, un nordafricano, l’ha trascinata al buio di uno scavo utilizzato come incrocio per le tubature dove poi l’ha stuprata.

La giovane, ancora fortemente provata, si è rivolta al Soccorso Violenza Sessuale e Domestica della clinica Mangiagalli per denunciare l’accaduto. I medici della struttura hanno accertato la violenza e, come da prassi, hanno inviato la segnalazione in Procura.

Le indagini lampo

Grazie all’intervento tempestivo della Quarta sezione della Squadra mobile di Milano, diretta da Marco Calì, lo straniero è stato intercettato in breve tempo. Ad incastrarlo sono stati i filmati recuperati dalle telecamere di sorveglianza cittadina che hanno immortalato la violenza. Inoltre, è stato fondamentale il riscontro ottenuto mediante le analisi delle tracce di Dna lasciate dell’aggressore sul corpo della vittima.

Il trentunenne è stato identificato e fermato. Si tratta di un cittadino straniero, di origini egiziane, senza permesso di soggiorno e senza precedenti penali, sbarcato a Lampedusa ad inizio luglio. L’inchiesta per violenza sessuale, reato di cui dovrà rispondere il clandestino, è affidata al pm Rosaria Stagnaro e all’aggiunto Letizia Mannella.

“Nella Milano di Sala una donna non è più sicura”

La candidata di Fratelli d’Italia al Consiglio comunale di Milano, Chiara Valcepina, ha commentato la drammatica vicenda: “Da donna e da mamma di due bambine mi fa male vedere la nostra Milano teatro di episodi tragici come quello del 9 agosto: la sinistra che governa la città ha ormai abdicato a tutelare la sicurezza dei suoi cittadini, – scrive in una nota – ed è necessario un cambio di passo deciso per costruire una città in cui tutti, a partire dalle donne, siano liberi di uscire di casa senza temere rapine, aggressioni e stupri che oggi, purtroppo, sono all’ordine del giorno“.

Sulla stessa linea anche il candidato alle Comunali per Fdi Francesco Rocca: “La sinistra ha reso la nostra città più insicura, soprattutto per le donne. – prosegue la nota stampa – Le azioni slogan della giunta Sala non hanno reso Milano più sicura: purtroppo oggi nella nostra città le donne non sono libere di uscire la sera e neanche di andare a lavorare. Il grave episodio accaduto alla giovane donna non è un caso isolato. Di fronte a queste tragedie compiute da immigrati irregolari la sinistra milanese è rimasta in silenzio“.

“Milano capitale degli stupri dei clandestini”

Sull’accaduto è intervenuta anche l’eurodeputata leghista e consigliere al comune di Milano Silvia Sardone: “Un episodio gravissimo a Cascina Gobba, – scrive in una nota – ormai terra di nessuno a causa del lassismo imperante targato Pd, dove una giovane è stata violentata il 9 agosto da un egiziano, immigrato clandestino sbarcato a Lampedusa all’inizio di luglio, arrestato oggi dalla Squadra Mobile. È l’ennesima violenza sessuale che si consuma nella nostra città nel silenzio del sindaco Sala e della sinistra: com’è possibile?“.

Poi, l’esponente della Lega Nord conclude: “La sicurezza nella nostra città è una grande sconosciuta e così capita che mentre vai al lavoro vieni aggredita e abusata da balordi che nemmeno dovrebbero trovarsi sul nostro territorio. Ma per la maggioranza che sostiene il sindaco è più chic sfilare insieme agli extracomunitari per chiedere di accoglierne sempre di più, piuttosto che occuparsi dei reali problemi quotidiani. Sono questi i risultati dell’accoglienza senza freni voluta dalla sinistra“.

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