Gli “affaristi” del PD predicano l’accoglienza, ma Salvini: “No a potenziali terroristi in Italia”. La rissa continua…

Di La situazione in Afghanistan ha di fatto aperto l’ennesimo scontro fra i partiti che compongono la maggioranza del governo Draghi: sin da ieri, infatti, Lega e Pd hanno cominciato a discutere in merito all’accoglienza dei numerosi profughi che nei prossimi giorni potrebbero arrivare nel nostro Paese.

Sulla questione il segretario del Partito democratico Enrico Letta è stato chiarissimo: “Il momento in cui l’Italia può e deve dare tanto. Lanciamo una grande Mobilitazione Nazionale per aiutare chi resta e accogliere chi fugge. Sosteniamo la società afgana, la sua evoluzione, le donne e gli uomini che non vogliono tornare al Medioevo. Noi ci siamo“.

Più prudente, invece, il leader del Carroccio, che dopo aver condannato le parole del presidente degli Stati Uniti Joe Biden (“Sull’Afghanistan il discorso di ieri di Biden è stato pessimo“), ha precisato che l’Italia può certamente accogliere alcuni profughi, ma non “decine di migliaia di afghani“. Il nostro Paese, infatti, si trova già in crisi dal punto di vista dell’immigrazione.

Condivido necessità di accogliere profughi afgani ma che fine han fatto circa i 49mila clandestini fuori da questi centri di accoglienza e soprattutto quelli a cui è stato negato il permesso di soggiorno? Milano è in grado di accogliere tutti, profughi veri e profughi finti?“, ha ricordato a tal proposito il consigliere comunale e regionale della Lega per la Lombardia Max Bastoni. Da qui il dibattito, in cui le prese di posizione dei due partiti sono diametralmente opposte. Lo scontro è dunque proseguito anche questa mattina.

“Aiuti e accoglienza”

Nel corso della segreteria del Partito democratico convocata stamani per discutere sulla situazione dell’Afghanistan, il segretario Enrico Letta ha ribadito le proprie intenzioni, pubblicando un post sulla sua pagina Twitter. “Sottoscrizione per aiutare le ong che rimangono a Kabul, iniziative per l’accoglienza dei rifugiati che arrivano dall’Afganisthan, gemellaggi, mobilitazione per sostenere le donne afgane“, ha scritto il leader del Pd. E ancora: “Il Pd oggi decide aiuti concreti per la società afgana che non vuole tornare indietro“.

“No a potenziali terroristi”

Deciso anche il segretario del Carroccio Matteo Salvini, che ha vuole invece mantenere una certa prudenza, senza però chiudere le porte a chi sta cercando aiuto. “Afghanistan: corridoi umanitari per donne e bambini in pericolo certamente sì. Porte aperte per migliaia di uomini, fra cui potenziali terroristi, assolutamente no“, ha commentato.

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