Dopo i regimi comunisti, Conte vuole dialogare con i tagliagole islamici: “I talebani si sono dimostrati distensivi, dialoghiamo”

Da Sputnik News  Portare in Italia, e in Occidente, coloro che si sono esposti in questi 20 anni, tenere i corridoi umanitari attivi per aiutare la popolazione afghana, ma anche “necessità di un serrato dialogo con il nuovo regime talebano*, che si è dimostrato abbastanza distensivo”.

Questo il punto di vista sulla crisi in Afghanistan di Giuseppe Conte, capo politico del Movimento 5 Stelle. Ne ha parlato ieri sera a Ravello (Salerno), partecipando alla presentazione di un libro, riporta La Repubblica.

E il Movimento 5 Stelle si muoverà concretamente, attraverso le restituzioni dei deputati: “Sapete che noi abbiamo le restituzioni: parte di questi soldi chiederò che siano destinati a finanziare i corridoi e l’accoglienza”, dice Conte. Conte fa sua la linea geopolitica espressa da Biden, e ripresa anche da Enrico Letta, secondo cui “non è con le armi che risolveremo problemi così”.

Serve quindi “un dialogo costante con il nuovo regime”, e vorrebbe che Russia e Cina si sedessero “al tavolo e l’occidente deve coinvolgere tutta la comunità internazionale per tenere i talebani dentro un dialogo serrato, per proteggere il lavoro fatto e garantire sicurezza a tutti”. In precedenza parlando della situazione in Afghanistan, il Presidente del Consiglio Mario Draghi si è rivolto ai familiari dei 54 caduti italiani e delle centinaia di feriti, spiegando perché, nonostante il ritorno dello status quo con i talebani di nuovo al potere, “il loro sacrificio non è stato vano”.

Ha anche espresso la convinzione che sulla crisi afghana “l’Europa sarà all’altezza“, evidenziando l’importanza della cooperazione, in particolare sull’accoglienza “di tutti coloro che ci hanno aiutato in Afghanistan in questi anni e delle loro famiglie” e di quelli che “si sono esposti in questi anni per la difesa delle libertà fondamentali, dei diritti civili, dei diritti delle donne”, così come la sicurezza, “dove dovremo prevenire infiltrazioni terroristiche”.

Che cosa sta succedendo in Afghanistan

La situazione in Afghanistan è diventata particolarmente calda nelle ultime settimane, quando i talebani hanno lanciato una rapida offensiva in tutto il Paese e hanno conquistato tutti i valichi di frontiera. Il 15 agosto, gli islamisti sono entrati a Kabul ed hanno preso il controllo del palazzo presidenziale. Il presidente afghano Ashraf Ghani ha lasciato il Paese per “scongiurare un massacro”. Nella notte del 16 agosto, un rappresentante dell’ufficio politico dei talebani, Mohammad Naim, ha affermato che la guerra in Afghanistan era finita e che la forma di governo dello stato sarebbe diventata chiara nel prossimo futuro.

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