Cuomo, l’icona della sinistra che voleva discriminare i non vaccinati, è un molestatore seriale. Biden vuole la sua testa

Di Francesco Boezi – Il governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo, un vero e proprio simbolo idealistico per i Democratici americani, è stato accusato di molestie sessuali: questo è l’esito di un’inchiesta portata avanti da una procura che opera nello stesso Stato che l’esponente politico di origini italiane governa. Ora, d’indagini in ballo, ce ne sono due in realtà: una riguarda il piano civile, mentre l’altra è relativa a possibili risvolti penali.

Andrew Cuomo non è un democratico tra tanti: il governatore ha rappresentato una speranza progressista durante la presidenza targata Donald Trump e, più in generale, è stato spesso associato alle migliori esperienze politico-amministrative espresse dal Partito Democratico negli Stati Uniti nel corso degli ultimi decenni. Andrew Cuomo – va detto per correttezza e completezza d’informazione – si dichiara innocente.

Ma il presidente degli Usa Joe Biden ha comunque chiesto le dimissioni al politico che ricopre la massima carica esecutiva di New York da dieci anni consecutivi. Prima che scoppiasse questo scandalo, già si vociferava di come il Dem fosse in procinto di porre le basi per l’ennesima campagna elettorale tesa alla sua rielezione. Chiaro che i piani ora possano saltare.

La posizione dell’universo Dem in questa storia, almeno sul piano della narrativa è abbastanza scomoda: le accuse di molestie non sono un’esclusiva dei Repubblicani, ma certi toni scandalistici che sono stati utilizzati nei confronti di Trump espongono i progressisti al doppiopesismo. Non chiedere a Cuomo di farsi da parte, insomma, significherebbe aver utilizzato misure distinte a seconda dei casi. E forse è anche per questo che tanto Joe Biden quanto Nancy Pelosi si sono affrettati nel domandare a Cuomo un passo indietro.

Le accuse, poi, sono pesanti: il governatore Dem, come ripercorre l’Agi, è stato chiamato in causa dalla procura distrettuale della Contea di Albany per presunte molestie che sarebbero state commesse su ben undici donne. Alcune tra le persone che Cuomo avrebbe molestato, peraltro, avrebbero fatto parte del suo team di collaboratori. Il che avrebbe contribuito alla costituzione di un ambiente che viene definito “tossico” da chi ha indagato su quanto accaduto.

Il governatore Dem, nonostante l’opinione di Biden e della Pelosi, non sembra tuttavia avere intenzione di mollare. Il newyorkese italoamericano ha iniziato a sgomitare, chiedendo tempo all’opinione pubblica: il governatore sembra pensare di avere spazio e strumenti per ribaltare quanto gli viene contestato, dunque. Ma il fatto che il presidente degli States sembri di tutt’altro avviso ha la sua rilevanza politica.

L’era del movimento #MeToo ha perso parte della sua portata mediatica, ma la sinistra americana ha abbracciato quella causa nella sua interezza. E questo è un altro fattore da tenere in considerazione quando ci si domanda come mai sia Biden sia la Pelosi si siano dimostrati inflessibili in prima battuta. Andrew Cuomo – come fa presente l’agenzia Nova – è il protagonista di un rapporto giudiziario in cui si legge che “l’indagine ha rivelato una condotta che corrode alla base il senso del nostro governo di Stato e che fa luce su un’ingiustizia che può manifestarsi ai più alti livelli pubblici. Nulla di tutto questo – annotano subito dopo gli inquirenti – sarebbe venuto alla luce se non fosse stato per le eroiche donne che si sono fatte avanti”. Ma di cosa parla quel rapporto nello specifico?

Sempre sulla base di quanto evidenziato dalla fonte sopracitata, il governatore avrebbe “baciato, abbracciato e palpeggiato” le undici donne. Ovviamente, queste ultime non avrebbero mai espresso il loro consenso a questi comportamenti, che vengono definiti “inappropriati”, oltre che “umilianti” ed “offensivi”.

Al netto di questi aspetti, è lecito chiedersi se la vicenda Cuomo sarà o no in grado di modificare gli equilibri politici tra i Democratici: il governatore dello Stato di New York non è un “bideniano” di ferro ma, per quanto abbia comunque sostenuto l’ex vicepresidente di Barack Obama nella sfida presidenziale, è riconducibile all’universo politico che gravita attorno alla famiglia Clinton, da un punto di vista correntizio. Comunque sia, per i Dem questa inchiesta non sarà un colpo semplice da smaltire.

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