Capezzone svergogna la Murgia: “Neanche un tweet in difesa delle donne afgane.”

Di Salvatore Danise Michela Murgia, se ci sei, batti un colpo”: sui social si scatenano le ironie sul silenzio della scrittrice sarda e Daniele Capezzone ha ironizzato da par suo.

Il seguente tweet di Capezzone sulla Murgia è infatti da applausi. «Bella e coraggiosa la presa di posizione di #MichelaMurgia a difesa delle donne in #Afghanistan ora di nuovo a rischio di oppressione e segregazione. Ah no, scusate, mi dicono dalla regia che non c’è ancora stato neanche un tweet. Finiti i giga? Manca lo schwa sulla tastiera?».

Anche la Chirico, come Capezzone, contro la Murgia

Altrettanto feroce il commento di Annalisa Chirico, che su Libero anche lei come Capezzone ha tirato in ballo la Murgia e la campagna di Se non ora quando. «Le pseudofemministe che affollavano le piazze contro il Cav e firmavano articolesse agguerritissime, assecondando la narrazione delle giovani vergini vittime del Caimano (risate), sembrano ignare di ciò che accade in Afghanistan; forse le signore non aprono i giornali, forse non guardano la tv, eppure sarebbe questo il momento di scendere in piazza contro il ritorno del patriarcato talebano che a Kabul, prima dell’arrivo degli occidentali nel 2001, governava ininterrottamente da quindici anni.

Con il ritorno dei barbuti al potere, torna la sharia, il primato della legge coranica, che considera la donna un essere ontologicamente inferiore. Vent’ anni di presenza militare, di soldati morti ammazzati…». Morti ammazzati, che erano in divisa. Quelle stesse divise che “mettono paura” alla povera Murgia. Tutto sommato, il silenzio per lei è la maniera migliore per evitare di dire ancora ridicolaggini.

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