Brutale pestaggio a Trieste, straniero massacra a pugni un italiano: emorragia cerebrale e fratture, ridotto in fin di vita

Di Gianpaolo Sarti – TRIESTE. I carabinieri hanno arrestato un ventiduenne ritenuto responsabile di un brutale pestaggio avvenuto il 30 luglio in via del Lazzaretto Vecchio. Il giovane, di origini romene e residente a Trieste, è stato portato in carcere. È indagato per i reati di lesioni gravi, percosse e minacce ai danni di un altro ragazzo triestino.

L’inchiesta è stata condotta dai militari del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di via Hermet. Stando alle ricostruzioni, la vittima si trovava in compagnia di alcuni amici con cui aveva trascorso la serata. L’aggressione si è innescata mentre il gruppo stava ritornando a casa e all’improvviso ha rischiato di venire investito da una Fiat Punto che andava a forte velocità.

I giovani hanno protestato suscitando la reazione violenta del ventiduenne alla guida della vettura. A bordo c’erano anche un suo amico e due ragazze. Lo straniero ha fermato di colpo l’auto e, assieme al passeggero che era seduto di fianco, si è scagliato addosso al gruppetto. Uno dei ragazzi è stato assalito con una serie di pugni mentre tentava di difendere un amico.

È caduto a terra privo di sensi. I due aggressori hanno poi colpito anche un altro giovane strappandogli di mano il telefonino con cui stava riprendendo la scena. A causa del pestaggio una delle due vittime ha subìto un’emorragia cerebrale, oltre che alcune fratture.

«Le indagini dei carabinieri – si legge in un comunicato – hanno anche permesso di stigmatizzare i comportamenti degli altri tre occupanti della vettura che, di fatto, non solo non si erano prodigati per interrompere l’aggressione, ma si erano resi parte attiva per favorirla e per assicurare l’impunità dell’autore. Anch’essi sono stati denunciati».

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