Paolo Rossi si pente e svergogna la sinistra: “Mi pagavano per insultare Berlusconi. È stato un grave errore”

Da Affari Italiani  Il comico Paolo Rossi a distanza di molti anni ammette l’errore: “Sbagliato il bersaglio con Silvio Berlusconi. Siamo noi, non è quel finto conforto che dà gridare “il re è nudo” e lasciare le cose così come sono”. È un mea culpa in piena regola, – si legge sul Corriere del Veneto – quello che l’attore, comico e mattatore televisivo Paolo Rossi si concede a poche ore dal debutto, a Bolzano, del suo personalissimo «Amleto».

Ma quanti soldi abbiamo fatto con Berlusconi? Ed era a anche facile, non dovevamo neanche scrivere le battute: bastava ripetere le sue! Nominavi il nome e la gente rideva, rideva… però il problema era che poi lo votavano! È un mestiere veramente ingrato quello della satira”.

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“Bisognerebbe avere la coerenza – prosegue Paolo Rossi sul Corriere del Veneto – di non cambiare uscendo dal teatro o quando si spengono i riflettori. Non dico che uno dovrebbe uscire dalle quinte e fare la rivoluzione, ma per lo meno porsi delle domande. Oggi il nostro compito è dare conforto laico e lasciare delle domande, tutto qui”. Intanto il comico ha spostato il suo quartier generale da Milano al Nordest. La mia base vera ora è Trieste e il mio asse Bolzano-Trieste. In queste terre mi sento molto più creativo e ho molti più stimoli. Quindi resto”.

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