Il ricatto del Cts, Brusaferro: “Libertà solo per chi è vaccinato”. La dittatura sanitaria conferma la linea dell’obbligo

Di Adolfo Spezzaferro – Roma, 14 lug – “Libertà solo per chi è vaccinato“: Silvio Brusaferro lo dice forte e chiaro, conclamando la linea del governo di voler far vaccinare tutti, con un obbligo indiretto.

Mentre è in atto lo scontro nella maggioranza tra chi è favorevole e chi contrario al modello francese, con il green pass obbligatorio per qualsiasi attività sociale, il portavoce del Cts spinge sulla vaccinazione a oltranza. Come? Facile: se tu imponi il green pass per fare qualsiasi cosa, ecco che tanti seppur obtorto collo si faranno il vaccino.

Brusaferro spinge per l’obbligo indiretto: “Libertà solo per chi è vaccinato”

“Sappiamo che per contrastare la circolazione del virus – anche con la variante Delta – la risposta più efficace è vaccinarci con il ciclo completo. Più persone si vaccinano, più abbiamo la possibilità di controllare la diffusione dei contagi e di limitare l’impatto sanitario dal punto di vista dei decessi e dei ricoveri in terapia intensiva. Vaccinarci è l’obiettivo del Paese, dobbiamo essere consapevoli che è la chiave per difenderci”.

Così Brusaferro in una intervista alla Stampa. Il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss) guarda alla scuola, che riprenderà a settembre, e ai tanti studenti non vaccinati. “Siamo a metà luglio. Ci sono due mesi per vaccinarci. Credo che sia importante che il personale scolastico e anche gli studenti dai 12 anni in su si vaccinino“. Insomma, per Brusaferro i genitori devono dare il loro consenso a far vaccinare i figli.

“Scuola? Priorità è didattica in presenza, vaccinare tutti”

L’esperto del Cts la mette così: siccome la priorità è garantire a tutti la didattica in presenza, bisogna che tutti facciano il vaccino. “Due mesi sono un tempo che consente di vaccinare anche chi non ha potuto farlo o chi forse vuole acquisire informazioni in più. Abbiamo informazioni e dati che rassicurano su efficacia e sicurezza e sappiamo che Ema e Aifa quando autorizzano un vaccino lo fanno con tutte le evidenze. Quindi raccomandare questo gesto serve anche per garantire nel migliore dei modi la didattica in presenza“.

“Sicurezza solo se si è vaccinati a ciclo completo”

Brusaferro poi dice la sua anche sul modello francese, che stuzzica i dem e che è al vaglio del governo. “Il punto chiave è la consapevolezza di ognuno di noi che in situazioni in cui non si garantisce il distanziamento e non si porta la mascherina si può avere maggiore sicurezza solo se si è vaccinati a ciclo completo – premette -. Questo è evidente dai dati che analizziamo e quindi possiamo permetterci maggiori gradi di libertà se abbiamo completato il ciclo di vaccinazione“.

Eccolo, il punto: alla fine chi non sarà vaccinato o comunque in possesso del green pass subirà di fatto pesantissime restrizioni. Poi l’esperto fa la solita ramanzina: “Bisogna sapere che ognuno di noi fa la differenza con i suoi comportamenti. I comportamenti e la vaccinazione sono le due grandi gambe della scommessa nella convivenza con questo virus”.

“Festeggiamenti per Italia? Possibile aumento dei contagi”

Come non commentare poi gli assembramenti per i festeggiamenti della vittoria dell’Italia a Euro 2020. “Quando ci sono situazioni di assembramento se non si adottano mascherina o distanziamento la possibilità che ci sia una diffusione del virus aumenta. Sappiamo anche che la variante Delta si trasmette più facilmente e quindi possiamo ipotizzare che ci sia un aumento dei contagi, ma è un’ipotesi che dobbiamo verificare“, chiarisce il presidente dell’Iss. In questi giorni sono numerosi gli esperti che fanno allarmismo sul rischio contagi per i festeggiamenti per la Nazionale (anche se fecero lo stesso per lo scudetto dell’Inter ma i contagi non ci furono).

“Variante Delta? Sui vaccinati ha impatto più basso”

In merito alla variante Delta, poi, fa presente che la vaccinazione è efficace a tutti gli effetti. “Ora si stanno valutando gli impatti dal punto di vista sanitario – conclude Brusaferro -. I dati mostrano però che sulle persone vaccinate ha un impatto più basso da un punto di vista dei decessi e dei ricoveri in terapia intensiva. Per contrastarla servono sempre le regole del distanziamento e della mascherina se ci troviamo in una situazione di assembramento”. Insomma, la chiave di volta è che bisogna vaccinarsi, anche per sconfiggere la variante Delta (che in verità non fa paura a nessuno).

Adolfo Spezzaferro

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