Di Clara Statello – La metà della popolazione svizzera non è vaccinata e molti rifiutano la dose, nonostante la minaccia di una nuova ondata in autunno dovuta alla variante Delta. Un economista ritiene necessarie che misure più severe possano convincere chi non si è ancora immunizzato a farlo. I non vaccinati vanno sistematicamente discriminati. Lo ha dichiarato l’economista comportamentale Gerhard Fehr, in un’intervista pubblicata oggi dal Blick. La minaccia della diffusione di nuove varianti, in particolare la Delta, incombe sull’Europa. In Svizzera metà della popolazione non ha avuto il vaccino.
La campagna di persuasione
Questo, però, dovrebbe essere condotto senza metodi intimidatori. “Nessuno salirebbe su un aereo se il rischio di un incidente fosse di mezzo punto percentuale. Ma tutti i non vaccinati sono attualmente pronti a contrarre un virus che ha una probabilità dello 0,5% di morire. Questo dovrebbe essere mostrato”, afferma. Questo metodo permetterebbe di convincere un buon 20% di scettici.
La discriminazione sistematica
A questo punto Feher stima che resterebbe un 35% di irriducibili. Questo gruppo deve essere sistematicamente discriminato. “Puoi convincerli solo se discriminiamo sistematicamente. Ciò significa: solo chi è stato vaccinato può andare al ristorante o a un concerto”, afferma, aggiungendo che la discriminazione sistemica non è affatto una novità.
“Ad esempio, la maggior parte delle persone non può permettersi di andare ogni giorno in un ristorante e ne è quindi esclusa a causa del proprio stipendio”, spiega. Discriminare il 25% delle persone non vaccinate, vorrebbe dire togliere tutte le restrizioni per le persone vaccinate. Questa è la ragione chiave per cui, secondo Fehr, questo tipo di discriminazione, non solo verrebbe accettata, ma è inevitabile per ottenere l’80% di vaccinati necessario per l’immunità di gregge.
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