Green Pass e Vaccino: quel " Consenso informato (e poi firmato)" che non ti rende piu' Libero


All’atto della somministrazione del vaccino, vi è l’obbligo di firmare il consenso con cui il vaccinando dichiara di essere stato reso edotto sui benefici e i rischi della vaccinazione. È un obbligo che trova fondamento nella Costituzione e nel Codice di deontologia medica oltre che in convenzioni internazionali. Ma come può esprimere libero consenso il cittadino che a partire dal 6 agosto non potrà più avere, se sprovvisto di green pass, libero accesso a bar, ristoranti, cinema e concorsi pubblici? C'è un insanabile contrasto tra il diritto alla libertà di scelta in materia di salute e l’obbligo di vaccinazione imposto dal Governo.

A seguito dell’approvazione del decreto legge istitutivo dell’obbligo della certificazione verde Covid-19 (meglio nota come Green Pass), i principali organi di informazione hanno annunciato, con evidente soddisfazione, il boom di richieste di vaccino.

Con la c.d. “spinta gentile”, il governo ha raggiunto l’obiettivo comportamentale da tempo prefissato: decine di migliaia di italiani e fra questi molti dubbiosi ed indecisi hanno prenotato la loro prima dose di vaccino, per non trovarsi in ritardo al 6 agosto con l’entrata in vigore delle misure restrittive imposte dal provvedimento varato dal Consiglio dei Ministri il 23 luglio.

Ma questa moltitudine di indecisi ha agito in modo consapevole? Ha effettuato una scelta davvero libera? Codesto modus operandi del governo è rispettoso dei diritti e delle libertà sancite dalla Carta costituzionale, dalle leggi e dalle convenzioni internazionali?...Continua su Articolo Originale...



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