Mascherine COVID: la psicologia della sottomissione?

 

Indossare “la mascherina” è per coloro che provano sentimenti di paura e/o di colpa. Pensateci.

Uno potrebbe rifiutare una tale affermazione: “No, no, sono solo preoccupato di essere multato, ecco perché la indosso”. Oppure “Non voglio correre alcun rischio, le autorità sanitarie non ci direbbero di indossare mascherine se non avessimo qualche beneficio in termini di protezione”.

Sono risposte valide? Entrambe sono basate principalmente sulla paura. Paura di ciò che un’autorità potrebbe fare se si disobbedisse alle regole, e paura di ammalarsi se non si seguono le disposizioni delle autorità.

Ma chi sono “le autorità”? E le loro richieste sono sostenute da prove empiriche che l’uso di una mascherina è una protezione comprovata contro l’infezione Covid? Il nostro portatore di mascherina si porrà queste domande? E se no, perché?

“Beh, mi chiedo di cosa si tratti – ma non sembra avere molto senso metterlo in discussione, vero?”

Giusto, in effetti questa è un’ammissione di pigrizia intellettuale unita a un’egregia obbedienza ai dettami dell’autorità. Questo è lo stato d’animo di coloro che non sono disposti a pensare con la propria testa.

Lasciarsi trattare come un gregge di pecore perché non si vuole mettere in discussione il comando, è una malattia psicologica che costituisce un libro aperto per la diffusione incontrollata dell’autoritarismo fascista.

Mi chiedo: come reagirebbe la stessa persona se le si dicesse di strisciare carponi fino ai negozi, perché “l’autorità” ha detto che questi particolari agenti patogeni viaggiano solo ad altezza della testa?

Vediamo qual è la reazione quando si scopre che non esiste alcuna prova che confermi il conseguimento di una protezione della salute – e questo vale anche per il vaccino – ma che esistono prove di rischi per la salute associati all’uso estensivo della mascherina.

Cosa fa allora il nostro amico?

“Sì, l’ho capito, ma tutti gli altri le indossano – e, beh, non voglio infastidire gli altri non indossandola…”.

Così ora dobbiamo aggiungere la “deferenza verso gli altri soggetti del gregge” alla crescente lista di ragioni per non assumere il controllo della propria vita, ma invece chinare la testa e seguire la massa...Continua su Articolo Originale...

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