Gli elettori “masochisti” del PD sono gli unici di sinistra in Europa a volere i confini aperti: i dati a confronto

Di Eugenio Palazzini – Roma, 7 giu – E’ un Pd solo e abbandonato. Gli elettori dei partiti di sinistra europei sono in maggioranza favorevoli alla chiusura dei confini, tranne quelli del Partito Democratico italiano. E’ quanto emerge da un’accurata ricerca effettuata da Fondapol (Fondazione per l’innovazione politica), un think tank francese tutto tranne che tacciabile di simpatie sovraniste. Istituito nel 2004 e guidato da Dominique Reynié, professore presso la prestigiosa università parigina SciencePo, Fondapol afferma difatti di avere una prospettiva “liberale, progressista ed europea”. E’ un’organizzazione che si definisce indipendente e che realizza spesso accurati sondaggi e studi su questioni sociali, educative e più in generale politiche a livello europeo.

Confini, gli elettori di sinistra (tranne quelli del Pd) li vogliono chiusi

Ciò necessariamente premesso – se non altro per evitare errate osservazioni sulla partigianeria degli autori della ricerca in questione – nella fattispecie l’indagine verte sull’approccio dei cittadini europei a determinate tematiche, tra cui l’immigrazione.
Denominato “La conversione degli europei ai valori di destra”, stando a quanto scritto dagli autori “lo studio intende offrire una migliore comprensione delle forze dietro l’orientamento a destra nell’opinione pubblica in quattro principali democrazie europee: Francia, Germania, Italia e Regno Unito”. Il dato forse più interessante e per certi aspetti sorprendente riguarda comunque l’opinione degli elettori di sinistra (dei menzionati quattro Paesi) su immigrazione e confini.

La maggioranza dei sostenitori dei partiti di sinistra vorrebbe infatti dal proprio Paese “la chiusura delle frontiere” ai migranti, anziché più aperture o il mantenimento dello status quo. La domanda posta dagli autori del sondaggio è chiara: “Nello specifico, riguardo ai flussi migratori, cosa pensi che dovrebbe fare il tuo Paese?”. La risposta degli elettori di sinistra è emblematica: per tutti (compresi quelli del M5S e tranne quelli del Pd), la propria nazione dovrebbe fare di più per chiudere i confini.

Confini, ecco le risposte degli elettori europei 

Primo grafico (Italia)

Secondo grafico (Francia)

Terzo grafico (Germania)

Quarto grafico (Regno Unito)

Il quadro è piuttosto chiaro. Ma non è tutto. Perché come sottolineato da Fondapol, sei cittadini europei su dieci (60%) concordano con l’affermazione “ci sono troppi immigrati nel nostro Paese” (contro il 36% che non è d’accordo e il 4% che non ha risposto). La voce “ci sono troppi immigrati nel nostro Paese” ha ricevuto il sostegno della maggioranza, indipendentemente dalla nazionalità degli intervistati (60% di francesi, tedeschi e italiani, 57% tra i britannici).

Altro che elettori ignoranti

Dallo studio di Fondapol emerge poi un altro dato che smonta il leitmotiv di certa sinistra italiana. Non è vero infatti che ad essere favorevoli alla chiusura dei confini sono soltanto gli elettori più “ignoranti”, ovvero coloro che hanno un basso livello di istruzione. “L’immigrazione suscita forti resistenze in tutte le fasce della popolazione”, scrive Fondapol. Perché come sottolinea Dominique Reynié, “per le classi lavoratrici, l’immigrazione genera concorrenza sul mercato del lavoro e mette sotto pressione i livelli salariali; per i ceti medi, consuma una quota eccessiva della solidarietà che (questi ceti medi) credono di sostenere”. Altro che la manodopera immigrata invocata da Letta. Nello specifico: “L’idea che ci siano troppi immigrati è condivisa da due terzi dei cittadini appartenenti alle categorie socio-professionali inferiori (63%) e di coloro che non hanno completato gli studi superiori (66%)”.

Tuttavia si tratta a livello europeo di un sentimento prevalente anche nelle categorie socio-professionali più elevate (58%) e in quelle con i titoli di studio più alti (52%). In Germania il 64% delle categorie socio-professionali inferiori “ritiene che ci siano troppi immigrati nel proprio Paese, rispetto al 59% delle categorie superiori”, fa notare Fondapol. E in Italia? Poco cambia: “Il 62% delle categorie socio-professionali inferiori “ritiene che ci siano troppi immigrati nel proprio Paese”. E “il 60% appartenente alle categorie superiori” pensa la stessa cosa. Sull’apertura dei confini il Pd è sempre più solo.

Eugenio Palazzini

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