Interrogazione sui migranti, Draghi umilia l’ex ministro (a sua insaputa) Toninelli: “Ma che vuole questo qua?”

Francesco Storace ha smontato pezzo per pezzo l’irreale interrogazione parlamentare che Danilo Toninelli ha presentato al presidente del Consiglio in materia di immigrazione e sbarchi. Innanzitutto Storace ha svelato un piccolo retroscena su Mario Draghi, che avrebbe letto e riletto quell’interrogazione facendosi la seguente domanda: “Ma che vuole questo?”. Sono cinque le domande che l’ex ministro grillino ha rivolto all’attuale guida di Palazzo Chigi: la prima riguarda la politica in materia di gestione dei flussi migratori che il governo intende adottare, con particolare riguardo ai meccanismi di redistribuzione dei migranti e ai rimpatri.

Ha già dimenticato quello che pure rivendicò nel governo Conte – scrive Storace nell’edizione odierna de Il Tempo – prima accordo sulla redistribuzione delle persone e poi sbarchi. Non dovrebbe essere cambiato molto in termini di strategia a parte le premure di Luciana Lamorgese nell’accollarci più spese per ciascun migrante che arriva da noi”. Poi Toninelli ha chiesto quali orientamenti stiano emergendo nel contesto europeo riguardo all’immigrazione e quali accordi con i Paesi africani di origine dei flussi migratori siano in corso di definizione: “Svegliate Toninelli – scrive Storace – perché gli accordi con i paesi di origine li deve procurare Luigi Di Maio e non altri”.

L’ultima domanda è definita la “più curiosa” da Storace: il grillino vuole sapere a quanto ammonta il numero complessivo dei migranti in quarantena e quale sia la correlata spesa pubblica per l’assistenza sanitaria. “Se l’avesse formulata un leghista sarebbe venuto giù il mondo”, ma per fortuna è solo Toninelli.

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