Il Garante della Privacy boccia il Green Pass : Ecco il Testo.

 

I mass media mainstream hanno fatto passare in secondo piano il fatto che il garante della Privacy abbia bocciato completamente l’idea del Green Pass nazionale per le regioni.

Vi pubblichiamo la decisione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale da parte del Garante della Privacy.

Si tratta di un testo molto duro e vi salviamo dalle motivazioni anch’esse toste, che possono essere riassunte come segue:

  • mancata consultazione del Garante;
  • mancanza delle Basi Giuridiche per la misura;
  • violazione del principio di minimizzazione dei dati (Raccolgo il minimo dei dati possibili)
  • violazione del principio di esattezza (dato che il certificato è legato a principi fondamentali, dovrebbero essere assolutamente certi);
  • violazione del principio di trasparenza.

 Per questi motivi il Garante giunge a queste dure considerazioni:

Alla luce delle rilevanti criticità sopra illustrate, occorre rilevare che la disciplina della certificazione verde delineata dal decreto-legge del 22 aprile 2021, n. 52, risulta pertanto non proporzionata rispetto all’obiettivo di interesse pubblico, pur legittimo, perseguito, in quanto non individua puntualmente le finalità per le quali si intende utilizzare la certificazione verde e, in ossequio ai principi di privacy by design e by default , le misure adeguate per garantire la protezione dei dati, anche appartenenti a categorie particolari, in ogni fase del trattamento, e un trattamento corretto e trasparente nei confronti degli interessati (articoli 5, 6, par. 3, lettera b) , 9, 13, 14, 25 e 32 del regolamento)...Continua su Articolo Originale...

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