“Ci ha invitati il sindaco Orlando”, la Sea Eye 4 va a Palermo. È bufera.

Coordinamento urgente della Guardia costiera

Le 400 persone a bordo della Sea Eye sono il frutto di sei recuperi effettuati al largo della Libia da parte dell’equipaggio della Ong tedesca, che prima di dirigersi verso l’Italia ha fatto rotta verso Malta. Una manovra pro forma, che ha non ha avuto risultati: lo Stato di Malta non ha risposto alla chiamata di Sea Eye, come sempre accade con le navi delle Ong. Quindi la nave battente bandiera tedesca ha fatto rotta verso l’Italia nonostante l’appello di Nicola Molteni alla Germania domenica scorsa: “Nessuna responsabilità italiana nel coordinamento degli eventi avvenuti in zona Sar di altri paesi. Ci aspettiamo che l’accoglienza dei migranti e lo sbarco da una nave tedesca, di una Ong tedesca, avvenga in Germania, in ottemperanza allo spirito di solidarietà e condivisione Europea. Per il principio dello Stato di bandiera e della rotazione dei porti la Germania se ne faccia carico“.

Dalla Germania, che in quanto Stato di bandiera è il primo punto di contatto dei migranti con l’Europa, non c’è stata nessuna risposta. “Fatemi capire. Una nave tedesca raccoglie 400 clandestini in acque libiche e maltesi, Malta rifiuta di assegnare un porto e questi si dirigono verso l’Italia. Difendere i confini non è un reato, è un dovere!“, ha tuonato Matteo Salvini su Twitter quando la Sea Eye ha chiesto il coordinamento delle operazioni all’Italia mentre faceva rotta per le coste siciliane. “Sea Eye 4 raggiungerà oggi la sua destinazione originale Palermo. Finora non c’è coordinamento da parte delle autorità europee. Giovedì sera il tempo peggiora. Abbiamo 150 minori a bordo! Noi chiediamo alla guardia costiera coordinamento urgente!“, ha scritto Gorden Isler, executive board di Sea Eye.

Le proteste da Palermo

Da Palermo, intanto, si alzano le voci di protesta per l’iniziativa di Leoluca Orlando. Il capogruppo della Lega al Consiglio comunale di Palermo, Igor Gerlarda, si è scagliato contro il sindaco: “Immaginate lo stupore dei 400 migranti che Orlando oggi ha detto di essere pronto ad accogliere a Palermo con l’ennesimo tweet ad effetto, se davvero dovessero arrivare: troverebbero una città piena di immondizia, con mille bare accatastate al cimitero e le strade colabrodo, una città campione d’Italia per traffico“. Gelarda continua: “Convinti di partire alla volta della civile e ricca Europa, arriveranno, invece, in una città distrutta e martoriata da quasi dieci anni di governo orlandiano“. Igor Gelarda, quindi, affonda il colpo: “La verità è che ormai Orlando vive in una realtà tutta sua che tenta di spacciare ai suoi pochi seguaci, più stranieri che italiani, e tra questi solo radical chic. Una realtà che ben poco ha a che fare con la vera e dura realtà dei palermitani, che delle articolazioni sociali di cui parla il sindaco, anzi di un sindaco che amministri la città, ormai non hanno più traccia. Questa proposta è l’ennesimo schiaffo ai palermitani“.

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