A Letta 3.000 Clandestini in 2 giorni non bastano, ora vuole traghettarne altri con la missione europea (Video)

Di La questione immigrazione continua a tenere banco all’interno del governo. L’ennesima proposta sul tema è arrivata da Enrico Letta, che ha chiesto di trasformare la missione militare europea Irini, davanti alle coste libiche, “da missione che si occupa di fermare le armi a missione che consente di gestire il salvataggio in mare“. Il segretario del Partito democratico – intervistato ai microfoni di Forrest su Radio 1 – si è espresso sulla vicenda soprattutto alla luce dell’ennesima maxi ondata di nuovi sbarchi sulle coste siciliane, riconoscendo che si tratta di “un grande problema che va gestito“.

La proposta dell’ex presidente del Consiglio non è però piaciuta a Matteo Salvini che, intervenuto a margine dell’inizio dell’incontro con i vertici delle principali associazioni rappresentative del Commercio all’Hotel Nazionale di Roma, ha così bocciato la richiesta avanzata dal numero uno del Pd: “Letta è per una missione europea di soccorso per i migranti? Sì, così ne arrivano il doppio di migranti, un genio. Enrico Letta è un genio, ogni giorno ha una sua trovata geniale“. E ha aggiunto che la questione migranti non rappresenta tanto un problema che potrebbe minare l’equilibrio del governo guidato da Mario Draghi, ma “è un problema che riguarda gli italiani“.

“Una provocazione di Letta…”

In realtà sul dossier immigrazione è in ballo la tenuta della maggioranza. Già ieri, come riporta La Repubblica, la Lega si è espressa contro la proposta di Letta definendola “una provocazione“. Salvini fa sapere che, in vista di un incontro a tre con il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e con il premier Mario Draghi, intende prendere come punto di riferimento i modelli degli altri Paesi. Dunque il leader del Carroccio porterà gli esempi di Francia, Grecia e Spagna: “Siccome giustamente si parla di un governo europeista, chiederemo che l’Italia si comporti come loro. In nessun altro Paese ci sono i numeri, le dimensioni e i problemi che abbiamo in Italia“. Effettivamente i numeri dicono che in una domenica è arrivato il doppio dei clandestini che sbarcarono in tutto maggio quando Salvini era al Viminale: “Così non si può andare avanti. I 2.148 sbarchi in 24 ore non sono compatibili con un Paese che vuole ripartire“.

Intanto si va sempre più verso una cabina di regia coinvolgendo la presidenza del Consiglio dei ministri, del ministero dell’Interno, del ministero degli Esteri, del ministero della Difesa e del ministero dei Trasporti. Il compito sarà quello di analizzare il quadro attuale per poi affrontare il fenomeno considerando un possibile incremento di sbarchi nel corso della stagione estiva, senza tralasciare il discorso sui rapporti bilaterali dell’Italia con i Paesi di partenza dei migranti (come Libia e Tunisia) e con l’Unione europea.

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