Nuovo delirio della Murgia: “Agente mi ha fermata e mi ha chiesto se avessi paura della divisa. Colpa di Salvini”

Da Libero Quotidiano – Impossibili da dimenticare le parole di Michela Murgia che DiMartedì ha dichiarato di essere intimorita dagli uomini in divisa come il generale, neo commissario per l’emergenza coronavirus, Francesco Figliuolo. Il motivo? Ricordano i dittatori. Tant’è che, come spiegato dalla stessa scrittrice a Otto e Mezzo, “la scorsa settimana sono andata a prendere un treno e un poliziotto che doveva controllarmi l’autocertificazione mi ha chiesto se avessi paura della sua divisa”. Insomma, la Murgia anche nel salotto di La7 da Lilli Gruber non perde occasione per parlare di divise e di chi ha osato criticarla.

“Alla domanda del poliziotto ho risposto: ‘fino a dieci secondi fa non ne avevo, ne devo avere?’. Lui mi ha detto: ‘vada vada che è meglio’. E’ una cosa che dovrebbe succedere? Un poliziotto in servizio può fermare una cittadina? Mi ha riconosciuta perché sono stata additata come una persona che aveva offeso tutte le uniformi d’Italia. In quella situazione ero una cittadina comune che cercava di prendere un treno. Il poliziotto doveva controllarmi l’autocertificazione e basta. Se lei non vede la dinamica di intimidazione, io la vedo”.

Per la Murgia la colpa è di  Matteo Salvini. Un’uscita che non è piaciuta ad Alessandro Sallusti, anche lui ospite della trasmissione.”Così come qualcuno si sente in diritto di insultarla perché Salvini l’ha criticata, c’è tanta gente che insulta Salvini perché leggono i suoi post contro di lui. E’ parte del sistema, se non fosse parte avrebbe ragione. La Murgia è una intellettuale che sta nel ring della politica, mena fendenti a destra e sinistra con altrettanta violenza, seppur con più stile. E’ in quel sistema dove se ne danno e se ne prendono”.

A fare eco al giornalista, ancora una volta Rita Dalla Chiesa: “Ma quante cavolate continua a dire la Murgia? Ma che problema ha con le divise? Come mi piacerebbe che, se mai avesse bisogno di un 112, 113 o 115, in quel momento preciso le si rompesse il cellulare” Prima ancora la Dalla Chiesa aveva affermato: “Non vorrei dirglielo, ma nelle zone ad alto rischio, dove le nostre Forze Armate vanno a prestare soccorso, non ci si veste color arcobaleno con le piume, si indossa un’uniforme. Niente dittatori lì, ma persone che fanno del bene, eroi”. E gli eroi, aveva spiegato Rita alla Murgia, “non sono tutti maschi, ma anche donne, sia civili che in uniforme, ma forse lei questo non lo sa, occupata com’ è a portare la figura di finta femminista impegnata da un salotto televisivo all’altro, tra podcast e dirette instagram non ne ha davvero il tempo. Lo capisco”.

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