“I dehors? Per carità, lasciamo perdere, con questo freddo – commenta Gianfranco Vissani alla Stampa – alla fine è sempre un ambiente chiuso. Allora è meglio aprire dentro al ristorante, con le distanze, i vetri che separano. I vetri eh, non il plexiglass, quello neanche sulla cassa da morto. Noi siamo certificati Nasa, abbiamo dei macchinari per purificare che, di fatto, creano delle vere e proprie bolle, quindi se sei positivo, il contagio non si diffonde”.
“Abbiamo ricevuto – prosegue Vissani alla Stampa – ventimila euro in 13 mesi, neanche le bollette. Andando a fare una stima, ai nostri conti mancano 2milioni di euro all’incirca. I dipendenti che se ne vanno, devono lavorare. La cassa integrazione che arriva dopo mesi e mesi. Dai, è un po’ vergognoso. Mancano i vaccini. Credo che la presidente von der Leyen avrebbe dovuto comprare i vaccini, non comprare le promesse.L’Europa doveva accantonare il debito pubblico e la Bce stampare euro. Ma siccome non è consentito, ci attaccheremo sempre al tram. Vogliamo dimostrare che ci siamo, che esistiamo. Spero che il presidente Draghi mi riceva, così da amici, per scambiare due parole”.
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