La Delusione e la Rabbia dei Ristoratori: «È un attentato alla Libertà»

Lettera aperta di un gestore che denuncia una dittatura delle restrizioni che distruggerà le ultime possibilità di recupero di decine di migliaia di bar e ristoranti ormai sul lastrico. Il 21 aprile data nera per i pubblici esercizi. Così non si può garantire un servizio e si divide la categoria in modo discriminatorio. Chi verrà in Italia in queste condizioni?

Delusione, sfiducia e, soprattutto rabbia. È ormai questo il sentimento prevalente nel mondo dei pubblici esercizi che, dopo le decisioni del Governo di aprire bar e ristoranti al chiuso solo dal 1° giugno e solo a pranzo, rischia di fare esplodere proteste popolari ben più serie del blocco dell’autostrada e dello sciopero dello spritz.
 Il 21 aprile 2021 è una data che entrerà nella storia. È infatti il giorno in cui l’Italia è definitivamente morta, in cui il Covid-19 ha vinto e in cui milioni di italiani sono entrati ufficialmente in dittatura. Il decreto sulle “riaperture” è la più grande presa in giro a cui abbiamo assistito da anni a questa parte.
Un decreto che più che di parlare di riaperture ha parlato di RESTRIZIONI. Un decreto che ha creato discriminazioni all’interno delle categorie lavorative e che ha dato il colpo di grazia al settore portante del PIL italiano: il turismo.
La giornata di ieri e quelle precedenti hanno mostrato i limiti di un paese ridotto alla frutta, dove anche i “draghi” muoiono. Prima il CTS che si dissocia dal decreto affermando di non essere stato interpellato, poi Salvini che si dissocia dalla maggioranza sul decreto creando la prima, insanabile, spaccatura all’interno di un governo appiccicato con lo sputo da un nome “Mario Draghi” che fino a questo momento risponde alla voce “non pervenuto”. Con la Lega astenuta a fare questo decreto pare sia stato il ministro Speranza, che con molta tranquillità, manda così in fallimento definitivo migliaia di aziende, pubblici esercizi e privati. Basta poco eh?

Si l’Italia è morta. Chi verrà nel nostro paese questa estate? Un paese diviso a zone in cui la località vacanziera potrebbe diventare rosso rafforzato nel giro di pochi giorni. Chi vorrà venire in un paese in cui alle 22 il 20 Luglio devi rincasare? Chi vorrà venire in un paese dove, il 25 giugno, la sera non potrai andare all’interno di un ristorante al fresco dell’aria condizionata? Si l’Italia è morta. Persino le forze dell’ordine sono INORRIDITE dal dover impiegare le loro ore di lavoro a CONTROLLARE i propri concittadini, a controllare che stiano nelle loro Gabbie a stampare i loro i PASS e le loro AUTOCERTIFICAZIONI. 
L’Italia è morta, la libertà è morta.



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