Ema: “Emorragie cerebrali, ischemie e trombosi anche negli anziani”. Si va verso il ritiro di AstraZeneca e J&J

Da Affari Italiani – Il Coronavirus tiene il mondo con il fiato sospeso. La pandemia è ancora presente e per uscirne l’unica soluzione è una campagna vaccinale rapida ed efficace. Ma dall’Europa è in arrivo una notizia che potrebbe drasticamente allungare i tempi per la ripresa. Se gli studi in corso – si legge sulla Stampa – dovessero dimostrare un’incidenza dei rari casi di trombosi cerebrale superiore alla norma anche nella popolazione anziana.

Oppure se si venisse a scoprire che l’abbattimento di piastrine nel sangue, in altrettanti rari casi conseguente alla vaccinazione, inducesse eventi emorragici, c’è il rischio di ritiro da qui a qualche settimana. Su J&J l’agenzia europea del farmaco, l’Ema, darà un aggiornamento la prossima settimana, ma l’esperta dell’italiana Aifa, Patrizia Popoli, anticipa che «è verosimile possa essere riservato agli over 60».

Ma l’Ema – prosegue la Stampa – sta cercando di vederci chiaro anche su altro. Perché appurato che un nesso con le particolari forme di trombosi c’è, il problema è che queste sono a loro volta conseguenza di un abbattimento delle piastrine del sangue, che non si sa in quale misura faccia seguito alla somministrazione di questi vaccini e che in realtà dovrebbe provocare l’effetto opposto. Ossia eventi emorragici, come ictus e ischemie. «Studi verranno condotti nelle prossime settimane per avere definizione più precisa dell’incidenza dei casi tra vaccinati e non», ammette una fonte autorevole dell’Ema.

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