Si muore di Covid ma non di Vaccino: l’ Ipocrisia del doppio standard

 

Nelle ultime settimane, i media hanno dato una delle più chiare e concise dimostrazioni di autentico doppio standard. Siamo di fronte ad un esempio veramente perfetto.

La dicotomia è fra “morti per covid” e  “lesioni legate al vaccino.”

Come ormai ben sappiamo, i Paesi di tutto il mondo definiscono i morti da covid” come “persone decedute, per qualsiasi causa, entro 30 giorni da un risultato positivo del test [PCR] (il numero di giorni varia a seconda del Paese, di solito è tra 28 e 60). Questa tendenza era iniziata in Italia la scorsa primavera e si era diffusa in tutto il mondo.

A livello globale, con poche eccezioni degne di nota, una “morte da covid” è una morte “per qualsiasi causa” dopo un test positivo.

E quando diconoqualsiasi causa,” lo intendono in senso letterale. Compreso spararsi un colpo di pistola alla testa.

In un caso di tragica ilarità, un uomo era “morto di coronavirus dopo che la polizia gli aveva sparato e le sue sette ferite da arma da fuoco erano state descritte come “complicanze.”

È per questo assurdo modo di definire le “morti da covidche la dicitura è ormai praticamente senza senso. Tuttavia, i “vaccini” Covid e le possibili lesioni o morti correlate, sono una questione completamente diversa.

L’establishment sta facendo di tutto per far passare il messaggio che chiunque si ammali e muoia dopo essere stato vaccinato NON è assolutamente una “morte da vaccino.

Ciò che è esilarante è che quegli stessi giornalisti ed “esperti che predicano contro la “negazione del Covid,” ora stanno letteralmente impiegando i nostri stessi argomenti contro di noi in nome della difesa dei vaccini.

Essenzialmente, se muori entro due mesi da un test positivo per il Sars-Cov-2 sei “morto di Covid e se muori due minuti dopo che ti hanno fatto il vaccino, sei una coincidenza!

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