Il Covid e i Giovani: privati di tutto, catapultati nella più totale Incertezza


Cresciuti in un momento di estrema incertezza, nel pieno della crisi economico-finanziaria del 2007, la più grave dal 1929 e causa di durissime misure di austerità, con il Covid la situazione per i giovani di questa generazione è  ulteriormente peggiorata.

In un’età in cui le certezze già di per sé sono poche, ciò ha spaventosamente amplificato i timori, i disagi e l’insicurezza di milioni di giovani, i quali vivono oggi un’assurda situazione che sembra creata ad arte per destrutturare i pilastri sui quali si fondava la nostra società. Dal lavoro alla famiglia, per frantumare tutte le loro sicurezze e proiettarli in un contesto di nuova flessibilità e sradicamento.

Con il Covid i giovani sono stati privati di tutto

Privati della scuola e dell’università, dello sport e del cinema, dei concerti e dei centri storici. 

Ai giovani è stata negata ogni forma di socialità e aggregazione che caratterizzano quest’età. Costretti a trascorrere le proprie giornate alienati davanti ad un monitor e a subire le discutibili decisioni di un manipolo di individui che pretendono di stabilire se uno spostamento è essenziale oppure no, di decidere come e quando incontrare i propri affetti, a che ora fare ritorno a casa.

Con i media ed una parte dell’opinione pubblica sempre pronti ad additarli come untori. Facendo ricadere sulle loro spalle la responsabilità per i contagi ogniqualvolta si riversano legittimamente per le strade e le piazze a godersi il fiore dei propri anni...Continua su Articolo Originale...

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