Ma mentre l’allarme varianti continua a montare, però, il numero di morti in Italia scende, con una media giornaliera sul dato settimanale più bassa rispetto alla scorsa settimana.
Quella sulle varianti, quindi, è una preoccupazione lecita o si tratta di un allarmismo per ora difficilmente giustificabile, dati alla mano?
Lo abbiamo domandato a Massimo Clementi, professore ordinario di Microbiologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e primario, presso la stessa struttura, del laboratorio di microbiologia e virologia.
Professore, come va interpretato il proliferare delle varianti?
Questo è un virus che infetta, va avanti e sopravvive generando delle varianti, l’ha sempre fatto e lo farà sempre. Finché non usciremo dall’epidemia attraverso una vaccinazione efficace su tutta la popolazione, assisteremo a questo evento che caratterizza proprio i coronavirus. Mutano, generano delle mutazioni, le mutazioni a volte generano varianti, le varianti possono avere la vita di un giorno o di un anno secondo il vantaggio che assicurano al virus o meno...Continua su Articolo Originale...
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