E’ stata diramata il 17 febbraio la circolare 7089 del Ministero dell’Istruzione che annuncia lo sciopero nazionale proclamato dall’organizzazione sindacale SISA nell’ambito del quale il personale docente e dirigente, di ruolo e precario, in Italia e all’Estero dirà no al possibile prolungamento delle lezioni fino al 30 giugno 2021. Lo sciopero, indetto il 1° marzo prossimo, è il primo dell’era Draghi.
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Sciopero 1° marzo, le motivazioni
Come si può leggere nella proclamazione pubblicata dalla SISA – Sindacato Indipendente Scuola e ambiente – le motivazioni dello sciopero sono le seguenti:
“… riteniamo che le politiche di stampo liberista avanzate dal costituendo governo di Mario Draghi, per altro deciso a disconoscere la DAD realizzata con enormi sacrifici di docenti e studenti, prolungando arbitrariamente le lezioni al 30 giugno, siano in totale contrasto con un progetto sociale, culturale e politico che, a partire dalla scuola sia coerente con la Costituzione nata dalla Resistenza, che invita all’inclusione sociale. Le politiche di rigore, tese a colpire lavoratori, disoccupati, pensionati, il ridimensionamento del reddito di cittadinanza, i tagli contro il pubblico impiego in generale e la scuola in particolare, al netto dei proclami sulle assunzioni dei precari, sono e saranno sempre respinti dalla nostra organizzazione sindacale.”
Queste denotano una sorta di timore da parte del mondo della scuola, che si sente minacciato dalle prime dichiarazioni e intenti del nuovo governo...Continua su Articolo Originale...
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