Invasione, la Ocean Viking preleva 120 clandestini a largo della coste libiche: direzione Italia

Di Fabio Albanese – DAL CORRISPONDENTE DA CATANIA. Centodiciannove migranti, la metà dei quali minorenni e tra loro tre bimbi molto piccoli e un neonato di meno di un mese, sono stati salvati nella mattinata di oggi dalla Ocean Viking, la nave della Ong francese Sos Mediterranee, 37 miglia al largo della Libia, a nord della città di Sabratha, in acque internazionali. Era stato l’equipaggio dell’aereo da ricognizione di Pilotes Volontaires a dare l’allarme, questa mattina poco dopo le 8. La nave della Ong francese, tornata nel Mediterraneo centrale da qualche giorno dopo il lungo fermo amministrativo delle autorità italiane in seguito all’ultimo salvataggio effettuato lo scorso luglio e finito a dicembre, era ad appena dieci miglia di distanza.

Le squadre di soccorso sono dunque intervenute tempestivamente e in un paio d’ore hanno portato a bordo le 119 persone che erano su un gommone in precario galleggiamento proprio per l’alto numero di occupanti. Dei 119 migranti, undici sono donne mentre i minori sono 59. Vengono da Guinea Conakry, Mali, Camerun e Costa d’Avorio. «C’era vento forte. Molti di loro erano esausti, bagnati e infreddoliti – fa sapere da bordo della Ocean Viking Valeria Taurino, direttrice di Sos Mediterranee Italia -. Hanno iniziato a recuperare le forze una volta che sono stati loro forniti vestiti asciutti, acqua e cibo. Molti soffrivano di nausea, mal di testa e dolori agli arti a causa del difficile viaggio».

La nave è ora impegnata in un secondo intervento di soccorso nella stesso tratto di mare. Di fatto, dopo diversi giorni di maltempo con mare molto mosso che ha impedito le partenze, da inizio della settimana barche e gommoni di migranti si sono rimessi in mare sia dalla Libia sia dalla Tunisia per raggiungere l’Europa. Martedì scorso, un’imbarcazione partita dalla città libica di Zuwara ha fatto naufragio e 43 delle 53 persone a bordo risultano disperse, probabilmente sono morte annegate, mentre i dieci superstiti sono stati riportati in Libia, come hanno reso noto ieri sia Alarm Phone sia Unhcr e Oim. La Guardia costiera libica in questi giorni ha effettuato diverse operazioni di recupero di migranti che ha riportato indietro. «Sappiamo che in questi giorni ci sono stati naufragi e diversi respingimenti operati dalla Guardia costiera libica – dice Alessandro Porro, presidente di Sos Mediterranee Italia e lui stesso soccorritore – respingimenti che mettono a rischio la vita della gente in mare». L’ultima operazione dei libici è stata proprio questa mattina, secondo la denuncia dell’Oim: «Oggi 86 migranti, tra cui 7 donne e 19 bambini, sono stati riportati in Libia dalla Guardia costiera – scrive l’Organizzazione per le migrazioni delle Nazioni Unite in un tweet -. Ribadiamo che il sistema di detenzione arbitraria deve essere smantellato».

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