Intascava il reddito di cittadinanza e girava in Ferrari. Ecco l’eredità che ci lascia il “bibitaro” di Pomigliano
Di Lucio Meo – A fine mese passava alla Posta a ritirare il reddito di cittadinanza. In Ferrari. Basterebbe questa immagine per chiarire in pieno tutta l’assurdità e il fallimento dell’operazione di “abolizione della povertà” lanciata due anni e mezzo fa da quel “genio” politico di Luigi Di Maio, che oggi rischiamo di ritrovarci a Palazzo Chigi al posto di quell’altro fenomeno di Giuseppe Conte. La notizia del “‘povero” in Ferrari arriva da Brescia ed è finita, oggi, su tutti i giornali, perfino su “Il Fatto Quotidiano“, l’house organ del governo rosso-grillino. Che pone una pietra tombale sul dibattito relativo all’utilità e alla trasparenza del reddito di cittadinanza, finito nelle tasche di ladri, ricchi e assassini.
Di Maio e il reddito di cittadinanza ai ricchi in Ferrari
La Guardia di Finanza ha scoperto un consulente fiscale 46enne che spesso si vedeva sfrecciare per le strade del capoluogo a bordo di una costosa autovettura. Fatti suoi, si dirà. Peccato che la benzina gliela pagavamo noi con il reddito di cittadinanza. Ma non era l’unico, altre 23 persone che intascavano il sussidio senza averne bisogno sono state scoperte dalle Fiamme Gialle. Il consulente fiscale, secondo i militari, in questi anni ha intascato ingiustamente 14mila euro grazie a una documentazione incompleta e un valore Isee molto più basso rispetto a quello reale, nonostante costose pubblicità sui social del suo studio professionale, i viaggi all’estero documentati con foto e quei giri in Ferrari 458 cabriolet presa a noleggio con cui si faceva vanto in città. Da maggio 2019 fino a novembre 2020 a fine mese, però incassava gli 800 euro del reddito di cittadinanza.
Il fallimento dei navigator e dei grillini
Gli scandali sul reddito di cittadinanza, la principale misura dei grillini, approvata nel periodo del governo con la Lega, si somma a quello dei navigator, che ai presunti poveri e disoccupati dovevano trovare un posto di lavoro. E che invece, da qui a un mese, dopo aver dato pessima prova di sè, ma non per colpa loro, tra poco potrebbero a loro volta trovarsi disoccupati. Ma per loro, probabilmente, sarà attivato indovinate cosa?
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