Arrestata la ladra rom che emulava Madame Furto: evitava gli arresti perché era sempre incinta

Di Cristina Gauri – Roma, 18 gen – Piccole Madame Furto crescono (e vengono arrestate). Si sono finalmente aperte le porte del carcere per la 34enne rom di origini bosniache che tra il 2001 e il 2019 si era resa protagonista di un numero impressionante di furti, rapine e borseggi arrivando ad accumulare quasi 19 anni di carcere. Per la precisione, 18 anni e 9 mesi. L’ultimo fermo risaliva all’agosto scorso, ma al pari della Madame Furto originale la nomade era riuscita a sfuggire alla carcerazione perché – guarda un po’ – al momento dell’arresto si trovava in stato interessante, per la nona volta. Lo riferisce RomaToday.

L’emule di Madame Furto sconterà 19 anni

Ma il bimbo ha visto infine la luce e per la donna è arrivata una nuova ordinanza di carcerazione: 18 anni e 9 mesi di reclusione per furti, rapine ed evasioni commessi a Roma tra il 2001 e il 2019. Con nove figli, la donna si avvicina pericolosamente al primato della Madame Furto originale, che di bambini ne ha fatti dieci, tutti per evitare 25 anni di reclusione «guadagnati», si fa per dire, con un attivo di 42 furti commessi (solo quelli denunciati – si sospetta che la cifra reale sia molto più alta…).

Ora si trova a Rebibbia

Ma torniamo alla Madame Furto numero due. E’ stato durante la mattinata di domenica che i carabinieri della stazione di Tor de Cenci hanno bussato alla sua abitazione presso il Villaggio della Solidarietà di Spinaceto, un insediamento sulla via Pontina, notificandole il provvedimento. Ora, trasferita nel carcere di Rebibbia assieme all’ultimo nato, dovrà scontare quasi diciannove anni, accumulati tra condanne, evasioni, lunghi periodi di irreperibilità, nove gravidanze e i relativi rinvii provvisori nell’esecuzione della pena.

Cristina Gauri

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