Coronavirus, si muore di più nelle Regioni del Partito Democratico: la notizia che i “giornaloni” tacciono

Di Alessandro GonzatoIl record di morti per Covid, a maggio, è di tre Regioni governate dal centrosinistra, Puglia, Campania e Toscana, dove i decessi rispettivamente sono stati 596, 800, 506. Il totale fa 1.902 (dati della Protezione Civile). Visto che a maggio in tutt’ Italia i morti per Covid sono stati 5.044, significa che il drammatico contributo delle sole “rosse” Puglia, Campania e Toscana è stato del 37,7%. La media nazionale è stata di 8,51 morti ogni 100 mila abitanti: in Puglia 15,17, in Campania 14,08, in Toscana 13,79. Giugno, sfortunatamente, sta confermando la tendenza: ieri in Italia ci sono stati 65 decessi, ancora troppi, ma pochi rispetto a qualche tempo fa, e 20 sono avvenuti nelle tre regioni di centrosinistra, con la Campania (10) a guidare la triste classifica. Dall’inizio del mese Puglia, Campania e Toscana ne hanno comunicati complessivamente il 29% dell’intera nazione. Di questo drammatico primato i giornaloni non hanno dato conto, e sì che hanno avuto tempo.

La stampa locale, laddove comanda il Pd, non ha fatto meglio. E dire che certi organi d’informazione (diciamo così) non hanno perso un minuto per sparare a zero e spesso a caso contro la Lombardia, addirittura contro il Veneto, e chissenefrega se la prima dopo lo sbandamento di febbraio -marzo dell’anno scorso ha saputo far fronte all’ondata e se nella terra del leghista Luca Zaia sono stati effettuati 11 milioni di tamponi e il tasso di riproduzione del virus, il famigerato Rt, è sempre stato tra i più bassi.

I DATI DEL LAZIO – Peraltro ora che la vaccinazione ha cominciato a galoppare ovunque – e il merito è soprattutto della rimozione dell’ex commissario all’emergenza da lui stesso aggravata Domenico Arcuri – in Lombardia i morti per 100 mila abitanti sono 6,77 (ripetiamo che la media è di 8,51) e in Veneto 4,2. Nel tanto celebrato Lazio che alcuni giornaloni per esaltare l’ex capo Dem Nicola Zingaretti hanno avuto l’ardire di definire «l’Israele d’Italia» per via di iniezioni e di lotta generale alla pandemia, a maggio ci sono stati percentualmente più decessi che in Piemonte, in Calabria, in Basilicata, in Friuli Venezia Giulia, in Abruzzo, in Umbria, nelle Marche, in Sardegna e in Molise, tutte governate dal centrodestra. E ancora: ieri le regioni col maggior numero di nuovi contagi sono state la Campania (177), il Lazio (170) e la Toscana (160), in tutto 507, ossia il 40% dell’intero Paese.

In Lombardia, che ha più degli abitanti della Campania e della Toscana messe insieme, sono stati 142. La Toscana, che pur va detto è 12esima per numero di decessi dall’inizio della pandemia, per mesi è stata ultima nella vaccinazione degli ultra 80enni. Si vaccinavano avvocati e funzionari amministrativi, e gli anziani erano costretti a sperare di non beccarsi il virus.
«Fino a febbraio», dice a Libero Marco Landi, consigliere leghista della Toscana e portavoce dell’opposizione, «la regione aveva uno dei tassi di mortalità più bassi d’Italia e nettamente inferiore alla media nazionale. Poi, con l’avanzare della campagna vaccinale, le regioni hanno visto diminuire drasticamente il numero delle vittime, ma non la Toscana. Legittimo chiedersi», aggiunge il consigliere, «se ci sia un nesso con gli errori commessi nella prima fase dell’immunizzazione, con l’aver trascurato le categorie più a rischio». A questo proposito il centrodestra toscano, notizia che dà Libero e vedremo chi altro, ha chiesto e ottenuto in automatico la creazione di una Commissione d’inchiesta. L’iniziativa è stata di Fratelli d’Italia. Inizialmente Lega e Forza Italia avevano puntato sulla Commissione speciale ma la maggioranza di centrosinistra l’aveva stroncata. Adesso però per il governatore Dem Eugenio Giani potrebbero cominciare i problemi.

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