I Bambini Italiani che Mangiano i Fascisti!

 

Non ce ne vogliano i veri bambini, ma a volte gli studenti italiani ci sembrano un po’ “bambini” nel senso lato del termine. Per dirla con la Treccani: “persona grande rimasta ingenua e semplice come un bambino (con o senza intenzione di biasimo)”. Ecco, gli studenti italiani ci sembrano un po’ “bambini” per come – non da ora, ma soprattutto ultimamente – selezionano le loro battaglie.

Dalle notizie di stampa, par di capire che l’Italia studentesca abbia avvertito, alla fin fine, l’urgenza indifferibile su cui concentrarsi: il fascismo. Ovunque, è un pullulare di marce antifasciste, presìdi (e presidi) antifascisti, occupazioni antifasciste. E a buttare benzina sul fuoco ci pensano gagliardi dirigenti scolastici tutti d’un pezzo intenti a brandire i loro “gagliardetti” (giovinetti) antifascisti. In questo, rivelandosi insegnanti non meno “bambini” dei loro studenti bambini.

Ma in cosa, i nostri valorosi partigiani di ritorno sono “ingenui e semplici”, da dizionario? Quantomeno nel fatto di aver confuso gli anni venti del ventunesimo secolo con gli anni venti del ventesimo secolo. Quindi, più che ingenui da dizionario, ingenui da calendario. Focalizzano le loro primaverili energie contro un’emergenza che non c’è e contro un nemico sconfitto dalla storia. E, sempliciotti come sono, neppure si domandano perché lo fanno. Anzi, per “chi” lo fanno.

Chi ha interesse a che i nostri studenti si armino, e si infervorino, contro i cattivissimi e bruttissimi e, soprattutto, rarissimi fascisti? Se fossero meno “bambini”, i nostri pupi si accorgerebbero che forse qualche puparo li vuole distrarre, come il torero con il toro destinato alla mattanza. Anziché un drappo rosso, sventola loro in faccia un drappo nero. Cosi che i bambini non vedano le vere  urgenze “democratiche” del millennio presente, occupati come sono a scongiurare quelle del millennio passato...Continua su Articolo Originale...

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