I Media di Sistema tutti a dire che Non e' possibile Votare, per la Pandemia e per la Guerra...ma da piu' di 1 anno si e' Votato ovunque, ricordiamo per gli smemorati: Olanda, Germania, Norvegia e Repubblica Ceca, Portogallo, Ungheria e Francia...!

 


L’ipotesi di andare alle urne scatena il panico a sinistra: «No, c’è la guerra, le bollette, l’inflazione». Guai che la presenza di Mario Draghi non ha affatto scongiurato. Ma per non dare la parola al popolo si evoca persino l’esercizio provvisorio. A luglio! Pressioni incredibili dall’estero: dagli Usa al Vaticano vogliono il bis dell’ex banchiere.

Oddio, ci sono le elezioni. Le dimissioni di Mario Draghi hanno gettato nel panico le redazioni dei giornali italiani. Anzi, del mondo. È bastato che il premier salisse al Colle per tenere fede – incredibile a dirsi – alla parola data, annunciando di aver deciso di fare le valigie, che il mondo dell’informazione si è fatto travolgere da una crisi di nervi. «Draghi si dimette», ha titolato il quotidiano La Stampa, «l’Italia rischia il caos». Commento di Marcello Sorgi dai toni drammatici, in cui si ipotizzava addirittura un esercizio provvisorio, cioè la mancata approvazione del bilancio dello Stato. Repubblica, già duramente colpita dalla scomparsa del suo fondatore, non ha voluto essere da meno titolando: «Shock Draghi», con aggiunta di un reportage da Kiev di Gianni Riotta che dava testimonianza della preoccupazione ucraina per le dimissioni del nostro premier: ora che Draghi lascia, Zelensky si sente più solo.

Ma solo in Italia non si puo' Votare quindi?

Insomma, a reti e testate unificate, partendo da Roma per passare alle diverse capitali europee, ieri è stato un coro non solo in favore di Draghi, ma soprattutto contro le elezioni.

Perché votare sia considerato tanto grave, irresponsabile e folle, si fatica a capire. In tutte le democrazie ogni tanto si vota e non c’è Covid o conflitto internazionale che abbia mai impedito un diritto che è ignoto solo a quelle dittature che proprio i Paesi occidentali dicono di voler sconfiggere.

Tanto per fare qualche esempio, segnaliamo che, nonostante la pandemia, nell’ultimo anno e mezzo si è votato in Olanda, Germania, Norvegia e Repubblica Ceca, e in tre di questi Paesi i seggi sono stati aperti fra settembre e ottobre senza che nessuno parlasse di autunno della ragione. A gennaio si è votato in Portogallo e, seppure in presenza di una guerra, di sospendere il voto in Ungheria e in Francia non si è parlato. Tanto per essere chiari, a Parigi a giocarsi la partita delle presidenziali erano Emmanuel Macron e Marine Le Pen, ma non c’è stato un giornale che abbia considerato folle scegliere – in quel momento, cioè con le bombe russe sull’Ucraina – il presidente che avrebbe dovuto guidare la Francia...Continua su Articolo Originale...

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