E Briatore, che non è certo persona che schiva il confronto, ha contrattaccato su Instagram prendendosela con i pizzaioli che vendono la pizza a 4 euro. Giustissimo il suo ragionamento: la pizza è cara, perché le materie prime di fascia alta costano e dipendenti, affitto, forniture e tasse vanno pagati.
Per stare in piedi come attività, «con uno scontrino a 4 euro, si devono vendere almeno 50 mila pizze al giorno», ha puntualizzato. Ha però poi alzato i toni. «Io sono un genio, voi no, questa è la differenza», andando a sbeffeggiare una percentuale irrisoria delle decine di migliaia di professionisti della pizza.
Chi prende di petto Briatore, con toni grevi, è Francesco Emilio Borrelli, presidente della Commissione agricoltura della Regione Campania: «Sulla pizza napoletana non accettiamo lezioni da chi non ha nessun titolo per farne. Ancora una volta Flavio Briatore interviene a sproposito non sapendo minimamente di cosa parla.
Briatore farebbe bene a venire a lezione dai pizzaioli napoletani dai quali potrebbe apprendere tanti segreti per una buona pizza realizzata con prodotti di qualità e alla portata di tutti. Faccia liberamente i suoi affari senza dare lezioni a chi rappresenta la storia...Continua su Articolo Originale...
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