Mario Draghi – si legge su Repubblica – non ha dubbi: dividere l’Unione tra buoni e cattivi è l’obiettivo di Vladimir Putin.
Lo Zar intende usare l’eccezione nella vendita del gas agli europei come mezzo di pressione indebita: chi dovesse mostrarsi troppo duro con Mosca, sollecitare nuove sanzioni o aumentare la fornitura di armi all’Ucraina, sarebbe punito con la mannaia energetica. Per questo, il premier sente prima il presidente francese Macron, poi il cancelliere tedesco Scholz.
A Roma, intanto, – prosegue Repubblica – ci si prepara agli scenari peggiori.
Se nelle prossime ore dovesse inasprirsi ancora lo scontro con Putin, si procederebbe con l’innalzamento dell’allarme al livello due (in una scala emergenziale di tre).
Di fatto, si imporrebbe una riduzione dei consumi, a partire da quello di edifici pubblici, monumenti e pubbliche amministrazioni...Continua su Articolo Originale...
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