Lanciato il Telescopio Spaziale Webb: risorse per conoscerlo meglio

Il giorno di Natale è stato lanciato con successo dall’Agenzia Spaziale Europea, a bordo di un vettore Ariane 5, il telescopio spaziale James Webb, destinato a raccogliere dati scientifici sul cosmo finora inaccessibili. Questo strumento sensibilissimo promette di arrivare ben oltre i risultati già sensazionali del suo progenitore, il telescopio spaziale Hubble, guardando indietro nel tempo fino alle origini dell’universo e contribuendo alla ricerca di altri pianeti e di asteroidi all’interno del Sistema Solare.

Animazione e (da 42 secondi in poi) video della separazione del telescopio Webb dal suo lanciatore.

Mi limito a fornire qualche risorsa utile per conoscere meglio questo gioiello di scienza, visto che già molti bravi esperti (come per esempio Astronautinews.it) hanno pubblicato articoli che ne parlano e spiegano la sua sofferta gestazione venticinquennale, i suoi costi elevatissimi (10 miliardi di dollari), le difficoltà del suo lancio, del viaggio che deve ancora fare per raggiungere la sua destinazione finale (una zona ben più lontana della Luna, a oltre un milione e mezzo di chilometri dalla Terra) e del suo complicatissimo “spacchettamento”: Webb è talmente grande da non poter essere incapsulato da nessuna carenatura ed è stato necessario lanciarlo strettamente ripiegato e creare una soluzione ingegneristica di dispiegamento che terrà i tecnici con il fiato sospeso per mesi.

Tutti i dettagli di Webb, del suo lancio e della sua particolarissima orbita intorno al punto di Lagrange L2 sono in questo ottimo PDF della NASA (in inglese).

Un altro ottimo spiegone illustrato della NASA (in inglese), dedicato soprattutto alle straordinarie tecnologie di fabbricazione del telescopio, è qui

L’annuncio NASA del lancio riuscito è qui.

La Planetary Society spiega (in inglese) perché ci vorranno sei mesi prima di avere immagini da questo telescopio. 

Moltissime immagini del Webb durante la fabbricazione sono qui su Flickr.

La spiegazione dettagliata dei circa 300 punti critici che possono compromettere irrimediabilmente la missione (single point of failure) è in questo video (in inglese):

Il sempre bravo Scott Manley spiega in questo video le particolarità dell’orbita e delle possibilità di puntamento del JWST e il motivo per il quale è un telescopio agli infrarossi invece che per luce visibile:

Potete seguire le notizie sul telescopio Webb su Twitter presso @NASAWebb.

Il tracciamento in tempo reale del viaggio del Webb e del suo progressivo dispiegamento è disponibile qui

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