I Bambini si contagiano? Meglio così: uno Studio Inglese smonta le Balle infami che ci raccontano i parassiti travestiti da Esperti





Sul tema vaccino Covid ai bambini (in Italia) propaganda e terrore: mentre in Inghilterra la BBC sbatte le verità in faccia alla popolazione.

Ecco la ricerca, dal blog di Nicola Porro

decessi nei bambini e nei giovani “Children & Young People” (Cyp) a seguito dell’infezione da SARS-CoV-2 sono rari. Quantificare il rischio di mortalità è difficile a causa dell’elevata prevalenza relativa di manifestazioni di malattia asintomatiche e non specifiche. Pertanto, è importante distinguere tra Cyp che sono morti di Covid-19 e coloro che sono morti per altre cause, ma per coincidenza sono risultati positivi.

Partendo da questa ipotesi, ricercatori inglesi hanno lavorato a uno studio nazionale con l’obiettivo di definire tali tassi di mortalità per Covid-19 fra la popolazione under 18, facendo una completa revisione clinica di tutti i decessi avvenuti in tale fascia d’età da marzo 2020 a febbraio 2021. Durante la pandemia, il National Child Mortality Database (Ncmd) è stato collegato ai dati dei test di Public Health England (Phe per identificare la popolazione Cyp (minori di 18 anni) che sono morti con un test SARS-CoV-2 positivo.

Quindi, utilizzando il collegamento ai dati di ricovero ospedaliero nazionali, i dettagli demografici e di comorbidità dei Cyp deceduti per SARS-CoV-2, è stato effettuato un confronto con tutti gli altri decessi. Ecco i risultati:

  • 3.105 giovani (Cyp) sono deceduti complessivamente durante il primo anno di pandemia in Inghilterra.
  • 61 (di questi 3.105 decessi) sono risultati positivi su un totale di 469.982 positivi.
  • 25 Cyp sono morti per infezione da SARS-CoV-2, di cui 22 da infezione acuta e 3 da PIMS-TS (Paediatric multisystem inflammatory syndrome).
  • 25 Cyp deceduti di SARS-CoV-2 equivale a un tasso di mortalità di 2 su un milione (0,0002%) rispetto a 255 su un milione (95% CI 24,7-26,5) per tutte le altre cause di morte, su una popolazione di 12.023.568 Cyp che vivono in Inghilterra.
  • I deceduti Cyp maggiori di 10 anni erano di etnia asiatica e nera, e con maggiori comorbilità rispetto ad altri bambini. Il 64% (n=16) dei 25 Cyp deceduti per SARS-CoV-2 presentava almeno 2 comorbilità (neurologica e respiratoria in primis) rispetto al 45% (n=1373) dei Cyp deceduti per tutte le altre cause.
  • Il tasso di mortalità stimato per Cyp deceduto per SARS-CoV-2 con una condizione limitante la vita era di 11,5 per 100.000 (95% CI 5,6-21,2) rispetto a 1.124 per 100.000 (95% CI 1054-1197) per tutte le altre cause di morte.
  • Il 99,995% del Cyp con un test SARS-CoV-2 positivo è sopravvissuto.

Dunque, in conclusione: 25 Children & Young People (Cyp) sono morti di Covid-19 durante il primo anno di pandemia in Inghilterra, ciò equivale a un tasso di letalità per infezione (infection fatality rate) di 5 per 100.000 e un tasso di mortalità di 2 per milione. La maggior parte aveva una comorbilità sottostante, in particolare neurodisabilità e condizioni limitanti la vita. I Cyp deceduti erano principalmente maggiori di 10 anni e di etnia asiatica e nera, rispetto ad altre cause di morte, ma il loro rischio assoluto di morte era ancora estremamente basso.

Questi risultati sono importanti per guidare la politica sulle strategie di vaccinazione tra i giovani e per guidare le famiglie e le scuole sulla protezione delle persone a rischio clinico più elevato. Ma ancora una volta ai governi di casa nostra questo non interessa. I giovani sono “serbatoi di virus” e quindi vanno vaccinati. Che l vaccini per loro presentino più danni che benefici non importa.

Stiamo andando verso l’inverno e contro la classica stagionale influenzale, i nostri ospedali hanno sempre manifestato sofferenza in questi quattro mesi dell’anno. Ma quanto e cosa è stato fatto per affrontare la situazione dal potenziamento dei trasporti pubblici (per studenti e pendolari), della ventilazione meccanica nelle scuole, dell’incremento dei reparti ospedalieri (314 Italia vs gli 800 per 100mila abitanti della Germania) e delle terapie intensive (siamo a 9mila contro le 30mila tedesche)?

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