La grande “sostituzione” a Scuola. A Prato 6 studenti su 10 sono Cinesi, a Tivoli è record: romeno il 65% degli alunni

Di Penelope Corrado – Sono circa 877.000 su un totale di 8.484.000, pari al 10,3% del totale i ragazze e ragazzi immigrati o figli di immigrati che lo scorso anno hanno frequentato le scuole del Paese. È quanto emerge dai dati relativi alle studentesse e agli studenti con cittadinanza non italiana che fanno riferimento all’anno scolastico 2019/2020, pubblicati oggi sul sito del ministero dell’Istruzione.

Nell’anno scolastico 2019/2020, si legge nel Report, le scuole italiane hanno accolto complessivamente 8.484.000 studenti di cui circa 877.000 di cittadinanza non italiana. Nella scuola dell’Infanzia e Primaria, l’incidenza dei bambini con cittadinanza non italiana sfiora il 12.

In particolaere, il 65,3% delle studentesse e degli studenti con cittadinanza non italiana è concentrato nelle Regioni del Nord; il 22,2% è nel Centro; il 12,5% nel Sud. La Lombardia si conferma la Regione con il maggior numero di studenti di cittadinanza non italiana (224.089). Oltre un quarto del totale presente in Italia (25,6%)

Scuole e studenti immigrati: ecco i dati

La diffusione territoriale degli studenti offre altri elementi conoscitivi sulle direzioni prese dai flussi migratori da parte degli specifici gruppi nazionali. A livello regionale, ad esempio, si osserva come gli studenti Romeni, che come si è detto, costituiscono la comunità più numerosa, pur essendo distribuiti su tutto il territorio nazionale, sono presenti soprattutto nel Lazio, dove risiede il 17,3% del totale.

Nel Lazio è presente, inoltre, il 21,8% degli studenti provenienti dal Bangladesh. Gli studenti di origine egiziana sono presenti in maggior misura in Veneto (27,3%). Gli studenti delle altre nazionalità risiedono soprattutto in Lombardia sebbene, nel caso degli studenti cinesi, prevale, sia pure di poco, la regione Toscana (22,4%).

Ai fini di un’analisi puntuale a livello comunale, il report contiene informazioni su una selezione di comuni. Vengono riportati i comuni italiani che soddisfano il doppio criterio di accogliere un numero di studenti con cittadinanza non italiana superiore alle mille unità con un’incidenza a livello locale superiore all’ 11%. Per ciascun comune è riportata la distribuzione percentuale degli studenti secondo le prime dieci cittadinanze. In base a questo doppio criterio risultano selezionati 93 comuni, un numero piuttosto limitato se si tiene presente che nel 2020 il territorio nazionale è articolato su 7.903 comuni.

Il caso limite di Guidonia e Tivoli

Inoltre, è possibile notare che mancano del tutto comuni di regioni meridionali, compresi i comuni più popolosi e capoluoghi come Bari, Napoli e Palermo. Con riguardo ai paesi di origine i dati evidenziano come alcune comunità siano particolarmente radicate in alcune città. Nel Lazio, ad esempio, gli studenti di nazionalità Rumena, rappresentano nei comuni di Tivoli e Guidonia una quota rispettivamente del 65,8% e del 62,5% degli studenti con cittadinanza non italiana.

A Sassuolo 4 studenti su 10 sono marocchini

Anche il comune di Torino accoglie una quota significativa di studenti Romeni (31,7%). Gli albanesi pur presenti diffusamente nei vari contesti comunali, incidono in misura maggiore in alcuni specifici comuni (Asti, Foligno, Faenza e Romano di Lombardia) con una percentuale che va dal 41,5 al 30,6. Nei comuni di Sassuolo, Vercelli, Cento e Imola, è forte la presenza di studenti Marocchini che varia tra il 39,8 e il 23,9 % del totale. I cinesi confermano la loro massiccia presenza in toscana nei comuni di Prato (60,3%), Campi Bisenzio (59,3%) ed Empoli (34,4%).

Gli indiani incidono nei comuni laziali di Aprilia ed Anzio rispettivamente con il 20,6 e 20,3 % del totale. Il comune di Milano è l’area di maggior concentrazione degli studenti moldavi, sebbene questi ultimi siano largamente presenti anche a Pisa e Roma dove costituiscono la presenza più numerosa dopo quella dei romeni. Infine, i comuni di Parma, Venezia e Padova si caratterizzano per una maggiore incidenza nelle scuole di immigrati egiziani. I filippini frequentano maggiormente le scuole di alcuni comuni lombardi come Milano, Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni, Vigevano e Pioltello.

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