Vaccini, Emergency svergogna le Big Pharma: “Pfizer e Moderna incassano miliardi e pagano tasse ridicole”

Di Cristina Gauri – Roma, 17 set — Pfizer, Moderna e BioNTech si sono arricchiti enormemente grazie alle vendite dei vaccini Covid ma avrebbero versato delle imposte irrisorie sui miliardi e miliardi di profitti incassati: è la denuncia di Oxfam ed Emergency che in un comunicato stampa riportano le cifre a nove zeri degli incassi.

Gli enormi profitti di Pfizer e Moderna

I numeri sono da capogiro: si parla di 26 miliardi di dollari nel primo semestre 2021, circa 22 miliardi di euro con margini di profitto superiori al 69% nel caso di Moderna e BioNTech, mentre resta non verificabile quello di Pfizer. «I ricavi sono da capogiro — scrive Emergency — grazie alla vendita di oltre il 90% delle dosi prodotte al miglior offerente tra i Paesi ricchi e rincari del prezzo per dose, fino a 24 volte il costo stimato di produzione», mentre nei più poveri «è stato vaccinato solo l’1,4% della popolazione».

Giganti assetati di utili

L’appello, lanciato prima dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite e del summit virtuale sul Covid, accusa frontalmente le tre case farmaceutiche. «Invece di collaborare con governi e altri produttori qualificati per assicurare una disponibilità di dosi sufficiente a soddisfare la domanda mondiale, i giganti come Pfizer, Moderna e BioNTech appaiono più preoccupati a massimizzare i propri utili», si legge. «Esercitando un potere monopolistico, non condividendo tecnologie e know-how e applicando cospicui sovrapprezzi, si stima che i tre colossi del farmaco si vedranno corrispondere nel 2021 41 miliardi di dollari in più, rispetto al costo stimato di produzione dei propri vaccini. Senza un deciso e immediato intervento dei governi a favore della sospensione dei brevetti, rischiamo perciò di assistere ad un ulteriore rialzo dei prezzi, applicato anche per la vendita delle terze dosi ai paesi ricchi».

Il modello di business messo in pratica dai colossi farmaceutici è oltremodo redditizio e favorisce «azionisti e top manager che vengono remunerati generosamente». Chi invece viene penalizzato «sono i Paesi in via di sviluppo che stanno affrontando un nuovo picco di contagi e decessi, senza vaccini, cure e trattamenti», hanno concluso Sara Albiani, policy advisor per la salute globale di Oxfam Italia e Rossella Miccio, presidente di Emergency.

Chi paga le tasse?

Nello stesso periodo in cui Pfizer e Moderna incassavano miliardi, le aliquote d’imposta effettive sugli utili delle due aziende si attestavano «ad appena il 7% e il 15%». Imposte queste definite «basse» e «sintomatiche di un sistema fiscale distorto ed iniquo, che consente a corporation con ricavi miliardari di pagare, in proporzione, molto meno di quanto versano al fisco famiglie, che hanno il lavoro come unica fonte di reddito».

Inoltre, sulla base dei dati nei rendiconti trimestrali del 2021, la People’s Vaccine Alliance stima che Moderna abbia ricavato, nel primo semestre 2021, oltre 6 miliardi di dollari solo dalla vendita del vaccino anti Covid, con profitti per 4,3 miliardi. Moderna stima inoltre di realizzare vendite del vaccino per 20 miliardi di dollari nell’arco dell’intero 2021, pagando solo 322 milioni di dollari di imposte (circa 270 milioni di euro, con l’aliquota fiscale globale del 7%). Allo stesso modo Pfizer stima di arrivare a 33,5 miliardi di dollari in vendite totali entro la fine del 2021 (quasi 30 miliardi di euro), pagando solo il 15% di imposte (450 milioni di dollari circa).

Cristina Gauri

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