Il Nobel Montagnier: “Non sono contrario ai vaccini, ma ai prodotti sperimentali e non sicuri”. Zittito e censurato

Il Premio Nobel alla Medicina Luc Montagnier censurato e insultato, spesso da virologi e scienziati a libro paga di Big Pharma, e dai media di regime perché “osa” porsi delle domande sulla campagna di vaccinazione. 

Di Francesco Amodeo – Vediamo in definitiva cosa ha detto Montagnier, il Premio Nobel dice: “Non sono contro i vaccini, alla cui ricerca ho dedicato gran parte della mia vita. Li ritengo molto importanti nella cura delle epidemie ma sono contrario a prodotti non sicuri, i cui effetti sono ancora del tutto sconosciuti”. Poi continua: “Un vaccino può considerarsi sicuro solo dopo un tempo di sperimentazione molto più lungo.

Questa campagna vaccinale è stata effettuata con errori di carattere scientifico e medico che hanno aggravato la situazione. Nei vaccini di solito è presente il virus attenuato che una volta iniettato stimola il sistema immunitario in maniera delicata. Gran parte dei vaccini somministrati per combattere questa pandemia sono una terapia genica che serve a stimolare la produzione di proteine nelle nostre cellule.

E’ un sistema che ritengo innaturale perché fa sì che il nuovo materiale genetico sia inserito nel nostro genoma”. Continua ancora: “Nel corpo abbiamo cellule specializzate chiamate ‘cellule immunitarie’ che da sole sono in grado di produrre anticorpi. Questi vaccini stravolgono l’organizzazione naturale dell’organismo.

La proteina del virus che permette di attaccarlo ha una doppia funzione di cui nessuno parla e anche una neurotossina. Nelle persone che non hanno ancora avuto il tempo di produrre anticorpi questa proteina potrebbe influire sul cuore, creando miocarditi potenzialmente letali”. Possibile che un Premio Nobel che dice frasi così gravi, documentandole, non debba essere oggetto di un dibattito pubblico con un contraddittorio serio? Questo è quello che chiediamo: ridare alla scienza la sua centralità.

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