Dittatura sanitaria in GB, consulenti sanitari: “No vaccino ai minori”. Ma il governo la autorizza contro la volontà dei genitori

Di I consulenti per i vaccini britannici (JCVI) hanno affermato di non raccomandare la vaccinazione di tutti i ragazzi nella fascia i 12-15 anni contro il COVID-19, preferendo un approccio precauzionale nei bambini sani a causa del raro effetto collaterale dell’infiammazione cardiaca. Il Join Committee for Vaccination and Imunization (JCVI) è l’ente ufficiale consultivo del governo nel settore, ma i consigli, evidentemente, non sono sempre fatti per essere seguiti.

I bambini hanno un beneficio minimo dalla vaccinazione, mentre hanno un rischio molto più elevato di miocarditi, anche a medio lungo termine.  “Naturalmente questi vaccini funzionano e sarebbero utili per i bambini in termini di prevenzione di infezioni e malattie, ma il numero di casi gravi che vediamo di COVID nei bambini di questa età è davvero molto piccolo”, ha detto a Reuters Adam Finn, membro della JCVI.

“Ci sono incertezze sulle implicazioni a lungo termine della (miocardite) e questo rende il rapporto rischio-beneficio per questi bambini davvero piuttosto basso  e molto più basso di quanto  sarebbe necessario per una  raccomandazione“. Il ministro della salute del Regno Unito Sajid Javid, che definisce la politica per l’Inghilterra, e i suoi omologhi di Scozia, Galles e Irlanda del Nord, ha scritto ai direttori medici (CMO) delle quattro nazioni, chiedendo ulteriori consigli, “anche sull’impatto educativo”.

“Data l’importanza di questo problema, vi saremmo grati se potessi fornire i tuoi consigli il prima possibile”, hanno detto i quattro ministri della salute in una lettera ai CMO. Il JCVI dovrebbe anche fornire consulenza su un potenziale programma di vaccini di richiamo per anziani e vulnerabili che potrebbe iniziare questo mese.

Nel frattempo però la vaccinazione dei minori va avanti anche nel Regno Unito senza freno, anzi con una enorme contraddizione. Il ministro della Salute Sajid Javid ha dato indicazione di vaccinare anche i ragazzi dai 12 ai 15 anni che non abbiano avuto il consenso da parte dei genitori, questo perchè, parole sue, la scelta della vaccinazione “Viene a mostrare un ade guato livello di maturità”. Quindi se un minore sceglie di vaccinarsi è maturo, e lo può fare contro il parere dei genitori, ma non lo è se decide di comprarsi, ad esempio, una birra. Un modo veramente unico per giudicare la maturità delle persone, che sa molto di controllo sociale totalitario.

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