Di Adolfo Spezzaferro – Roma, 16 giu – Scontro nel governo sullo stato di emergenza: Draghi vuole la proroga, ma Salvini è contrario – “Non ci sono i presupposti”, dice. Il premier sta valutando di prorogare lo stato di emergenza sanitaria, in vigore dal 31 gennaio 2020, e la cui scadenza è fissata da decreto al 31 luglio. Draghi a quanto pare non ha apprezzato la fuga in avanti del ministro della Salute Speranza, il quale – una volta tanto – ha auspicato che lo stato di emergenza non venga rinnovato, “per dare un segnale positivo al Paese”. Infatti il premier potrebbe prorogare la misura fino addirittura al 31 dicembre.
Stato di emergenza, Salvini contrario alla proroga: “Non ci sono i presupposti”
“Non ne abbiamo ancora parlato con il presidente Draghi – chiarisce Matteo Salvini -, lo farò il prima possibile e non ritengo che ci siano presupposti per trascinare per altri mesi uno stato d’emergenza che ad oggi, fortunatamente, non c’è. Penso che sarebbe un bel messaggio positivo, rassicurante e confortante – non solo da un punto di vista economico ma soprattutto dal punto di vista sociale e psicologico – dire ‘il peggio è passato’. Guardiamo con prudenza il futuro ma il peggio è passato“. Così il leader della Lega partecipando a un forum dell’Ansa.
Meloni: “Ipotesi folle, basta calpestare libertà”
“Apprendiamo dalla stampa che il governo Draghi starebbe pensando a una proroga dello stato di emergenza al 31 dicembre 2021. Un’ipotesi che, se confermata, sarebbe folle e che come Fratelli d’Italia ci vede nettamente contrari“. Così su Facebook Giorgia Meloni. “Ad un anno e mezzo dallo scoppio dell’epidemia non è più accettabile che le più elementari norme della democrazia e i principi dello Stato di diritto come la libertà di movimento e d’impresa possano essere calpestati o violati dal governo nel nome dell’emergenza. Il 2021 – prosegue la leader di FdI – deve essere l’anno del ritorno alla normalità. Il nostro ordinamento – chiarisce la Meloni – è in grado di gestire la pandemia con i poteri e gli strumenti ordinari di cui già dispone, nel rispetto della Costituzione e delle prerogative del Parlamento”.
Più che la pandemia è la gestione emergenziale che sembra senza fine
Ma a sentire Palazzo Chigi, secondo quanto riferito a fonti di stampa, la proroga è ormai certa, perché “l’emergenza sanitaria a luglio non sarà finita, come è evidente“. Non solo: va considerato che andrà portata a termine la campagna di vaccinazione e andrà monitorata con estrema attenzione “la situazione che seguirà alle vacanze estive” perché andrà garantita “una ripartenza ordinata e sicura a settembre-ottobre”. I prossimi mesi saranno dunque “complicati” anche perché “c’è il rischio della varianti”. Siamo alle solite, insomma. Più che la pandemia è la gestione emergenziale della pandemia da parte del governo che non accenna a finire.
Adolfo Spezzaferro
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