POCO INFORMATI SU RISCHI ED EFFICACIA. ECCO I GIOVANI CHE DICONO SÌ AL VACCINO NON OBBLIGATORIO

 


I giovani sono i grandi protagonisti della stagione di vaccinazione estiva. Gli open day vanno tutti esauriti, mandano i server delle Asl in crash perché li prendono d’assalto. A Bologna ha fatto discutere la corsa all’ultima “dose”, quasi che in quella boccetta di vetro fosse contenuto il filtro della vita eterna. Quasi che ci si stesse accaparrando il posto migliore al concerto dell’artista preferito.

Qualcuno li addita come esempio di impegno civico, eppure la sensazione è che in questa corsa al vaccino sia predominante il desiderio di tornare a quella libertà tanto agognata, che passa necessariamente per gli hub vaccinali.

Narrazione che peraltro non corrisponde al vero: basta guardare il caso dell’Inghilterra, primo Paese a partire con la campagna vaccinale, in cui sarebbero stati somministrati quasi 67 milioni di vaccini, portata come esempio per le altre Nazioni. In queste ore si parla di posticipare le riaperture a causa di quella che chiamano variante indiana.

È un rischio che io personalmente sono disposta a correre“, ci dice una studentessa fuorisede che aspetta di tornare a casa per potersi vaccinare. I rischi superano i benefici“, sottolinea un altro ragazzo, laureato in medicina. Un altro rincara la dose affermando di sentirsi sicuro rispetto al vaccino, ma ammette, alla nostra domanda, di non sapere dei rischi che stanno emergendo da uno studio israeliano circa la comparsa di casi di miocardite nei giovani...Continua su Articolo Originale...


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