Visto come il principale responsabile della fallimentare gestione della pandemia prima e delle mancate riaperture poi, il ministro della Salute se ne sta lì arroccato sulla linea del rigore e della prudenza, aggrappato alla poltrona del ministero chiave in tempi di Covid-19.
Ieri, dopo i rumors su un possibile piano del premier Mario Draghi per convincerlo a lasciare l’incarico con la promessa di una poltrona più prestigiosa, il centrodestra è tornato alla carica.
Draghi d’altronde sostituendo il segretario del minuscolo Articolo Uno, che poi sta dentro il contenitore parlamentare di sinistra LeU, eliminerebbe alla radice i continui problemi all’interno della sua maggioranza. Ma per adesso, inspiegabilmente Speranza appare intoccabile.
Alla fine della fiera, comunque, l’esponente di LeU sta lì perché quando Draghi ha assegnato i ministeri con la pedissequa applicazione del manuale Cencelli ha lasciato Speranza lì dove stava, come casella occupata da LeU. Peccato che in tempi di pandemia – e non lo dice solo il centrodestra – il ministro si è rivelato inadeguato, già ampiamente nel Conte bis. Ora, nell’esecutivo Draghi, è evidentemente l’ostacolo frapposto tra gli italiani e le agognate e legittime riaperture. Per cui è anche il principale responsabile delle proteste di piazza.
Deve andare via perché lo chiedono gli italiani
Il punto è proprio questo: Speranza non deve andare via perché lo chiede il centrodestra, ma perché lo chiedono a buon diritto i cittadini. Al di là delle conclamante inefficienze nella gestione dell’emergenza sanitaria e dei risvolti giudiziari – come l’indagine di Bergamo sul piano pandemico che vede coinvolto il suo capo di gabinetto e Ranieri Guerra dell’Oms – il ministro va sostituito per imprimere quel cambio di passo annunciato da Draghi ma mai operato...Continua su Articolo Originale...
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