Enrico Letta continua a provocare: “Ius soli e legge Zan ci portano nel futuro”. Le uniche priorità del PD
(RaiNews) – Letta a tutto campo su leadership, rapporti con i 5 stelle, Salvini, Renzi, ma anche sul piano migranti europeo, da Letta definito insufficiente, senza tralasciare nemmeno lo “ius soli”. L’occasione è stata data dall’intervento a “Di Martedì” su La7. Leadership Pd – M5s “La leadership di questa alleanza la decideremo, dipenderà da come si organizzerà l’alleanza, normalmente sono gli elettori che decidono, chi prenderà più voti avrà diritto di fare la scelta di proporre la leadership. Per me la parola su tutti i passaggi essenziali di questa vicenda politica deve andare agli elettori e agli iscritti” .
“Abbiamo perso voti perché siamo stati indicati come il partito del potere e di coloro che ce la fanno, penso che ci sia bisogno del partito della prossimità, dei territori, anche di quelli lontani”. Sui migranti “non c’è un solo paese in grado di affrontare un dramma come questo, c’è bisogno di un cambio radicale della politica Ue. La posizione dell’Italia, resa ancora più forte dalla presenza di Draghi, deve essere quella di dire in Europa che il piano sulle migrazioni della Ue non è sufficiente”. “Il tema di come gestire i flussi migratori deve trovare una risposta, bisogna dire che c’è una differenza tra il salvataggio in mare di chi muore che è un dovere, e la gestione dei flussi che hanno bisogno di una risposta che deve venire da tutti i paesi europei”.
Ius soli “La maggioranza si è costituita sulla base del programma del governo Draghi”, ma nel dibattito parlamentare “ci sono dei punti su cui non ho intenzione di ammainare le nostre bandiere, come lo ius soli e la legge Zan (contro l’omofobia ndr), che porterebbero il nostro paese nel futuro e ci toglierebbero dal Medioevo”. “Esistono in ambito parlamentare discussioni sui diritti, queste sono le nostre bandiere, che non sono astratte, quando parlo di ius soli e legge Zan parlo di cose che portano nel futuro e ci tolgono dal Medioevo“.
Renzi L’incontro con Renzi “è stato franco, cordiale, utile, tra due persone molto diverse. Su alcune cose siamo d’accordo, su altre non siamo d’accordo. Discuteremo. Io sono qui cercando di mettere da parte le mie considerazioni personali sennò non sarei tornato. Cerco di aiutare il mio partito, la coalizione e il paese a prescindere dalle considerazioni di carattere personale”.
Salvini “Salvini non può fare il Giano bifronte, deve appoggiare il governo assumendosene la responsabilità fino in fondo” “non può appoggiarlo solo per le risorse del Recovery Fund. Sembra che qualcuno sia li solo perché gli interessano i fondi del Recovery e questo non è possibile”. Proteste “Se ci fosse Salvini oggi saremmo qui in una situazione molto peggiore, perché non si può parlare a ognuno dicendo quello che chi ci sta di fronte vuole sentirsi dire. Anche io parlo con molti ristoratori”.
Secondo Letta il centrodestra “fa un discorso semplice e semplicistico: aperture contro chiusure. Non abbiamo ancora imparato niente dopo un anno? Come vanno le cose dipende dalla serietà di ognuno di noi, dai nostri comportamenti. per fortuna abbiamo un ministro come Speranza”. Letta ha ribadito che per sostenere l’economia “il governo deve fare rapidamente un decreto imprese”. Scuola “Io sono contento che domani i ragazzi si sveglieranno per andare a scuola, sono contento che riaprano le scuole, come hanno fatto altri paesi europei”. “Bisogna fare di tutto perché oltre” all’attenzione al “tema della salute, si torni a portare i ragazzi a scuola”.
Draghi “Con Draghi abbiamo calato l’asso, è l’italiano più credibile a livello internazionale, noi godiamo di una tregua sui mercati internazionali, che è la ‘tregua Draghi’”. “Draghi è una grande carta”, assicura il leader del Pd. Vertice con Putin, Macron e Merkel: Draghi non invitato
Speranza “Gli attacchi a Speranza di Salvini e Meloni? C’è qualcuno che in questo momento fa un discorso semplicistico, ‘aperture contro chiusure’, come se ci fosse qualcuno che cerca di far star male gli italiani, tenendoli chiusi”. “E’ un anno che stiamo dentro questa cosa, che si affronta con serietà, tutta la mia solidarietà a Roberto Speranza, per fortuna che abbiamo un ministro come lui”.
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